mercoledì 25 marzo 2009

DiscoverStation è un nuovo approccio per risolvere i problemi da sempre legati al pubblic computing

DiscoverStation 4.0 è un nuovo approccio per risolvere i problemi da sempre legati al pubblic computing attraverso cinque punti cardine:

1. La possibilità di avere sino a 10 postazioni con un solo case abbatte drasticamente il costo dell'hardware

2. Il Desktop è perfettamente funzionante e preinstallato

3. Il nostro supporto e le nostre garanzie fanno risparmiare tempo allo staff IT e riducono il TCO

4. Il Desktop può essere configurato per le esigenze di chiunque con tools dedicati, dal babysitting alle policy per la navigazione il internet

5. Il Pannello di amministrazione remota semplica e velocizza le procedure di amministrazione e gestione del sistema.

http://m1.emea.2mdn.net/viewad/1404001/facilevelocesicuro_300x250.gif

Invece di investire in diversi campi per realizzare la tua infrastruttura per il pubblic computing lascia che la COMPUTER PROFESSIONAL in partnership con la USERFUL si occupi di proporti una soluzione completa che renda meno gravoso per il tuo staff l'implementazione e che offra un'esperienza completa ed appagante all'utente finale.

L'approccio classico per i Computer dedicati all'utilizzo pubblico è quello di cercare di configurare un Sistema Operativo, tipicamente concepito per l'uso personale, in modo da rientrare nei rigidi parametri di sicurezza che una soluzione ad accesso pubblico impone.Questo tipo di approccio non è di semplice realizzazione e gestione, oltre ad esporre gli utenti finali a possibili rischie ed a frustrazione, un po' come cercare di adattare il bagno di un'abitazione privata per trasformarlo in un bagno pubblico cominciando ad installare i dispenser per il sapone e per le tovaglie, i separatori per garantire la privacy, l'erogazione dell'acqua temporizzata...etc. etc.. Questo non è l'approccio corretto. Perché cercare di addattare un computer per uso personale quando ciò che serve è un computer per uso pubblico?

DiscoverStation è progettata sin dall'inizio per una destinazione d'uso pubblico, è semplice, sicura, completa e flessibile:

* Semplice - non è necessario personale specializzato chiunque può installare ed amministrare DiscoverStation

* Sicura - il kernel linux e i livelli di sicurezza implementati dalla Userful mettono al sicuro gli utenti ed il sistema

* Completa - DiscoverStation possiede preintallate tutte le applicazioni necessari e per gli utenti e le mantiene sempre up-to-date

* Flessibile - grazie al pannello di amministrazione remoto si possono configurare svariati aspetti del sistema per soddisfare pienamente le necessità degli utenti finali.

DiscoverStation ha tutto il software preintallato e preconfigurato per le vostre necessità. Potete controllare ogni aspetto del sistema attraverso il vostro Browser Web.

Per gli amministratori attraverso il portale web da cui:

* monitorarne l'utilizzo attraverso i report dai diversi sistemi gestiti

* controllare in remoto le impostazioni di ogni postazione della DiscoverStation

* amministrare il filtraggio dei contenuti internet e delle funzionalità di stampa

* modificare la gestione delle sessioni utente e impostare dei limiti di utilizzo

* selezionare le applicazioni da rendere disponibili

Per lo staff dal proprio Desktop:

* inviare messaggi, bloccare o disconnettere gli utenti

* estendere il tempo di connessione, cambiare le importazioni dei filtri internet e monitorare la stampa.

Gli utenti dalle postazioni della DiscoverStation:

* masterizzare CD, utilizzare pen drive USB, fotocamere digitali e supporti multimediali

* accedere al sistema in più di 30 lingue e col supporto per l'accessibilità

* scegliere tra più di 40 applicazioni inclusa la suite office ed il software per la produttività personale.

La DiscoverStation è perfettamente integrabile col sistema di gestione della vostra realtà, permettendovi di monitorarne e controllarne accessi ed utilizzo.

Userful ha lavorato con le biblioteche in tutto il Nord America per garantire che la DiscoverStation si integrasse bene con i sistemi di gestion più diffusi come SirsiDynix, Innovative, GEAC, TLC, Polaris and Endeavor.

Userful supporta i protocolli standard inclusi SIP, SIP2, LDAP e NCIP.

Il sistema di autenticazione degli utenti vi permette di limitare gli accessi solo agli utenti con una carta magneti o con un codice a barre valido e vi consente di obbligare i ragazzi a sottostare ai filtri per i contenuti Internet durante le loro sessioni.

Il sistema di autenticazione degli utenti può essere integrato col Userful's Usage Tracker per offrire un controllo molto granulare dei tempi delle sessioni utente.

Sistema di autenticazione integrato.

Il sistema di autenticazione e filtraggio della DiscoverStation offre allo staff della biblioteca il controllo totale degli accessi alle postazioni.

Controllo remoto per gli amministratori.

Il Network Personalizer (un pannello di controllo web-based)

permette agli amministratori di effettuare dei cambiamenti ad un particolare sistema od ad un gruppo di sistemi, in ogni parte del mondo, facilmente e velocemente, da qualunque web browser.

Attraverso questa semplice interfaccia web, gli amministratori possono cambiare qualunque delle seguenti impostazioni:

* Personalizzare il Welcome Screen, i profili di sessione, le policy utente ed eventuali marchi.

* Vedere ed esportare i report di utilizzo

* Impostare i costi della stampa e le policy di utilizzo

* Vedere e monitorare l'hardware della macchina

* Impostare i livelli dei filtri internet ed impostarne di personalizzati

* Impostare quali aplicazioni debbano essere disponibili e quali partire all'avvio

* Impostare le lingue disponibili

Network Personalizer aumenta l'uptime del sistema e diminuisce il tempo che lo statt tecnico IT impiega per spostarsi da un computer all'altro.

Controllo immediato per lo staff

Il DiscoverAssistpermette allo staff di amministrare tutte le postazioni di una Discover Station a distanza ed in tempo reale. Lo staff non necessiterà più di abbandonare la propria scrivania per portare a termine i task di routine sulla DiscoverStation.

Da una semplice e sicura interfaccia web, lo staff autorizzato può:

* Cambiare i tempi di accesso destinati ad ogni utente

* Abilitare o disabilitare i filtri

* Mandare messaggi a chiunque sia connesso al sistema

* Terminare le sessioni degli utenti e cominciarne di nuove

* Monitorare lo stato e l'utilizzo dell'intero sistema DiscoverStation

Il software installato sulla DiscoverStation soddisferà tutte le necessità dei vostri clienti, include un web browser ed una completa suite Office che permette agli utenti di creare ed modificare i file Microsoft Word, Exel e PowerPoint.

Qui di seguito alcuni degli oltre 40 software installati sulla DiscoverStation:

- Una Suite Office completa

- Software per creare grafici e diagrammi

- PhotoEditor

- Adobe Acrobat Reader

- Audio e video players

- Editor HTML

- Software per la grafica e per il disegno

- Software per la masterizzazione dei CD o DVD

DiscoverStation inoltre offre la modalità "Kiosk" che permette di restringere l'accesso degli utenti ad un solo sito od ad una sola applicazione.

Applicazioni Discover Station

Il sistema di filtraggio dei contenuti internet della DiscoverStafion comprende un database di URL con un sistema intelligente di filtraggio per parola chiave.

Inoltre potrete aggiungere opzioni personalizzate e regole create ad hoc per rispondere alle vostre necessità.

DiscoverStation può inoltre integrarsi con le soluzioni di filtraggio già presenti nella struttura.

* Gli amministratori possono creare e personalizzare molti livelli dei filtri internet attraverso il pannello di configurazione web

* Gli adultì ed i ragazzi possono avere diversi sistemi di filtraggio.

* Lo staff può abilitare o disabilitare i filtri per un singolo utente semplicemente con una combinazione di tasti ed una password

* I filtri presenti nella DiscoverStation sono in linea con la CIPA.

Il sistema automatizzato di filtraggio dei contenuti internet della DiscoverStation è un altro aspetto che consente di risparmiare tempo e personale.

Sistema di filtraggio Userful.

Screenshots



Una pratica guida pressa da hobbylinux:

Piccola introduzione su come cambiare, modificare, verificare i permessi sui file e cartelle in ambito linux.

I permessi di file e cartelle sono riferiti a tre gruppi principali che sono: il Proprietario, il gruppo, ed altri. Ognuno di questi tre può avere : read ( r ), scrittura ( w ), esecuzione ( x ).

Distinguiamo se siano riferiti a file o cartelle. Per i file r permette di leggere, w di scrivere, x di eseguire.

Mentre per le directory r permette di leggere il contenuto, w di modificare il contenuto, x permette di muoversi all’ interno della directory.

Facciamo un esempio con i mio terminale:
con ls -l elenco i permessi su file e cartelle


analizziamo la cartella “prova” essa ha per il proprietario (simone) rwx( lettura, scrittura ed esecuzione), per il gruppo “simone” lettura ed esecuzione ( xr), per gli altri sola lettura (x).

Analizziamo qualche comando per lavorare sui permessi :

creo un file dentro la cartella “prova” di nome “prova” e cambieremo l’ utente proprietario:

digitiamo il comando:

sudo chown root prova
ecco il risultato

come si vede adesso il proprietario è diventato l’ utente root.
Se tentiamo di modificare il file prova non ne avremo l’ autorizzazione, ma potremmo creare nuovi file in quanto i permessi della directory c’è lo consentono.

Adesso cambieremo anche i permessi di gruppo assegnandolo al gruppo root ecco il comando:

chown root:root prova

ecco il risultato

adesso cambieremo i permessi all’ intera cartella spostiamoci e controlliamo i permessi:

a questo punto digitiamo:

chown -R root:root prova

analizziamo ora il comando chmod per cambiare i permessi:

sudo chmod -o-r prova

togliamo la possibilità ad o( utente diverso l’esecuzione del file) avremo:

adesso invece aggiungeremo la possibilità di lettura scrittua ed esecuzione ad altri utenti (o):

sudo chmod o+rwx prova

tabelle comandi:

permessi:

r Accesso sola lettura
w Permesso di scrittura
x Permesso di esecuzione

chown:

-R Lavoro ricorsivo tutti file dentro directory
User:group Cambia utente e gruppo

chmod:

u Utente proprietario
g Gruppo proprietario
o Utente diverso





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Damn Small Linux è una distro Linux live molto contenuta (50MB) ma con caratteristiche che la rendono molto usabile al desktop

Damn Small Linux è una distro Linux live molto contenuta (50MB).A dispetto delle sue minuscole dimensioni ha caratteristiche che la rendono molto usabile al desktop, includendo XMMS (MP3, ed MPEG), client FTP, web browser, email, pronunciatore (US English), un word-processor, 3 editors (Nedit, nVi, Zile [emacs clone]), Xpdf, Worker (file manager), Naim (AIM, ICQ, IRC), VNCviwer, SSH/SCP server e client, DHCP client, PPP, PPPoE, un web server, calcolatrice, window manager Fluxbox, applicazioni di monitoraggio del sistema, supporto alle USB, e presto avrà il supporto alle PCMCIA.


Se vi è piaciuto DSL potete installarlo sull'hard disk. Dato che le applicazioni sono leggere, è un sistema indicato per hardware datato.

I requisiti di sistema sono veramente bassi: per poter essere avviata Damn Small Linux richiede appena un processore 486 con 16 MB di RAM, hardware cioè di oltre 10 anni fa. Il limite è quindi quello di un PC con lettore CD o controller USB. Il software contenuto è certamente molto interessante: in soli 50 MB di immagine sono presenti programmi per tutti gli usi. In particolare è presente un window manager pienamente funzionante, FluxBox, molto leggero e veloce.

Si tratta di un fork di Blackbox, al quale sono state aggiunte alcune funzionalità molto interessanti. Personalmente lo uso molto spesso anche perché è estremamente intuitivo e in grado di offrire un ambiente gradevole usando risorse molto limitate.

È presente anche Mozilla Firefox e questo consente una navigazione ottimale in pieno rispetto degli standard. Questo browser però non è pensato per poter essere eseguito su computer di qualche anno fa: per questo è incluso Dillo, un browser estremamente leggero e veloce.

È presente anche un ottimo client di posta, Sylpheed, anche questo molto leggero, ma con una serie impressionante di funzionalità. Completano questa distribuzione mc, Midnight Commander, il filemanager per console più utilizzato dagli utenti Linux, Siag, un foglio di calcolo, FLWriter, un word processor minimale (offre anche la possibilità di vedere file di Microsoft Word), xmms, il noto lettore di file multimediali, clone del famoso Winamp. Sono presenti anche dei giochi, applicazioni per la grafica, un visualizzatore di file PDF e utility per la masterizzazione.

Un'altra caratteristica estremamente interessante è la possibilità di gestire ogni aspetto della distribuzione attraverso una comodissima (e semplicissima) interfaccia.

Ultima versione rilasciata: 4.4 con qualche novità:

Changes for v4.4
* New Lua/Fltk refactored for enhanced performance.
* New Fltk library now available for C/C++ programs.
* New fldiff - File Diff GUI Viewer.
* Update to rsync to v3.0.2
* Updated mydslBrowser - new feature "Download Only"
* Modified "X Window Snapshot" to save image file with date.
* Added dfm association for easy display of "X Window Snapshot" images.
* Updated .torsmorc for more consistent "used/free/total"
* Restored Firefox default search engines.
* New low resource background & theme.
* New font added smoothansi - used in jwm menu.
* New .luafltkrc for Lua/Fltk theme and defaults.
* Updated dmix.
* Updated man script, new -o -b options and site.
* Fixed permissions on fusermount.
* Fixed cpanel bug to turn off ssh daemon.
* Modified nfs-common to also start portmap when needed.
* Patched kbdconfig to properly select keymaps.
* Modified .bash_profile to eliminate an extra login shell.
* Updated cgi example test.lua to call proper cgi.lua
* Removed stray line in Fluxbox menu.
* Updated "Getting Started" document with Wiki link and wireless info link.


Where to download:

Current Full Mirror List:

ftp://ibiblio.org/pub/Linux/distributions/damnsmall/
http://ibiblio.org/pub/Linux/distributions/damnsmall/
ftp://ftp.is.co.za/linux/distributions/damnsmall/ (South Africa)
http://gd.tuwien.ac.at/opsys/linux/damnsmall/ (Austria) also rsync and FTP
http://gulus.USherbrooke.ca/pub/distro/DamnSmallLinux/Location: (Quebec, Canada)
http://ftp.belnet.be/packages/damnsmalllinux/ (Belgian)
ftp://ftp.belnet.be/packages/damnsmalllinux/ (Belgian)
http://ftp.heanet.ie/mirrors/damnsmalllinux.org/
ftp://ftp.heanet.ie/mirrors/damnsmalllinux.org/

Rysnc Mirror:
rsync ftp.belnet.be::packages/damnsmalllinux/
sync://ftp.heanet.ie/mirrors/damnsmalllinux.org/

Bittorrent Mirror:
Linux Tracker, Torrent & Xdelta
http://www.tlm-project.org/torrents/damnsmall/

Metalink:
Metalink

Software Packages:
ii  apt            0.5.4          Advanced front-end for dpkg
ii apt-utils 0.5.4 APT utility programs
ii ash-knoppix 0.2-3 A smaller version of the Bourne shell enhanc
ii asmem 1.9-2 This is an AfterStep look & feel memory util
ii autofs 3.9.99-4.0.0pr A kernel-based automounter for Linux
hc automount-knop 0.5-3 Auto-generate autofs(5) lines on demand
ii axyftp-gtk 0.5.1-1 A graphical ftp program with GTK interface
ii base-files 3.0.7 Debian base system miscellaneous files
ii base-passwd 3.4.5 Debian base system password/group files
ii bash 2.05b-5 The GNU Bourne Again SHell
ii bsdutils 2.11y-1 Basic utilities from 4.4BSD-Lite.
ii cdrecord 1.10-7 A command line CD/DVD writing tool
ii cloop-module 0.67-1 The compressed loopback block device kernel
ii cloop-utils 0.67-3 Tools for handling with cloop compressed vol
ii console-common 0.7.19 Basic infrastructure for text console config
ii console-data 2002.12.04dbs- Keymaps, fonts, charset maps, fallback table
ii console-tools- 0.2.3dbs-28 Shared libraries for Linux console and font
ii coreutils 4.5.4-1 The GNU core utilities
ii cpp 2.95.4-17 The GNU C preprocessor.
ii cpp-2.95 2.95.4-11 The GNU C preprocessor.
ii csh 20020413-1 Shell with C-like syntax, standard login she
ii debconf 1.2.21 Debian configuration management system
ii debianutils 2.1.4 Miscellaneous utilities specific to Debian
ii deborphan 1.3-1 Find orphaned libraries.
ii diff 2.8.1-1 File comparison utilities
ii dpkg 1.10.9 Package maintenance system for Debian
ii dselect 1.10.9 a user tool to manage Debian packages
ii e2fsprogs 1.32-1 The EXT2 file system utilities and libraries
ii emelfm 0.9.2-5 file manager for X/gtk
ii esound-common 0.2.23-3 Enlightened Sound Daemon - Common files
ii fdutils 5.4-20021102-1 Linux floppy utilities
ii file 3.39-1 Determines file type using "magic" numbers
ii findutils 4.1.7-2.1 utilities for finding files--find, xargs, an
ii fluxbox 0.1.10-2 Highly configurable and low resource X11 Win
ii gdk-imlib1 1.9.14-13 imaging library for use with gtk (using libp
ii genliloconf 0.1-3 simple utility for auto-generating of lilo.c
ii gphone 0.5.2-5 X/GTK-based internet telephone.
ii grep 2.4.2-3.1 GNU grep, egrep and fgrep
ii gzip 1.3.5-3 The GNU compression utility.
ii hostname 2.09 A utility to set/show the host name or domai
ii hotplug-knoppi 0.5-1 hotplug handler for KNOPPIX
ii hwdata-knoppix 0.61-5 hardware identification / configuration data
ii hwsetup 1.0-11 Automatic hardware setup using the kudzu lib
ii icewm 1.0.9.2-7 A wonderful Win95-OS/2-Motif-like window man
ii icewm-common 1.0.9.2-7 A wonderful Win95-OS/2-Motif-like window man
ii ifupdown 0.6.4-4.4 High level tools to configure network interf
ii imlib-base 1.9.14-13 Common files needed by the Imlib/Gdk-Imlib p
ii imlib1 1.9.14-2 Imlib is an imaging library for X and X11
ii iputils-ping 20020927-1 Tools to test the reachability of network ho
ii kbdconfig 0.5-3 Lightweight keyboard configuration tool for
ii kernel-image-2 10.00.Custom Linux kernel binary image for version 2.4.20
ii less 381-2 A file pager program, similar to more(1)
ii libao2 0.8.3-1 Cross Platform Audio Output Library
ii libaudiofile0 0.2.3-4 The Audiofile Library
ii libbz2 0.9.5d-4 A high-quality block-sorting file compressor
ii libbz2-1.0 1.0.2-1 A high-quality block-sorting file compressor
ii libc6 2.3.1-16 GNU C Library: Shared libraries and Timezone
ii libcap1 1.10-12 support for getting/setting POSIX.1e capabil
ii libcurl2 7.9.5-1 Multi-protocol file transfer library. (no SS
ii libdb1-compat 2.1.3-7 The Berkeley database routines [glibc 2.0/2.
ii libdb2 2.7.7.0-8 The Berkeley database routines (run-time fil
ii libdb3 3.2.9-17 Berkeley v3 Database Libraries [runtime]
ii libdps1 4.2.1-3 Display PostScript (DPS) client library
ii libesd0 0.2.23-3 Enlightened Sound Daemon - Shared libraries
ii libforms0.88 0.88.1-6 The XForms graphical interface widget librar
ii libfreetype6 2.1.2-9 FreeType 2 font engine, shared library files
ii libgdbmg1 1.7.3-27.1 GNU dbm database routines (runtime version).
ii libglib1.2 1.2.10-6 The GLib library of C routines
ii libgsm1 1.0.10-11 Shared libraries for GSM speech compressor.
ii libgtk1.2 1.2.10-14 The GIMP Toolkit set of widgets for X
ii libgtk1.2-comm 1.2.10-14 Common files for the GTK+ library
ii libid3tag0 0.14.2b-4 ID3 tag reading library from the MAD project
ii libjpeg62 6b-6 The Independent JPEG Group's JPEG runtime li
ii libldap2 2.0.23-14 OpenLDAP libraries (without TLS support).
ii libmad0 0.14.2b-4 MPEG audio decoder library
ii libncurses5 5.3.20021109-2 Shared libraries for terminal handling
ii  libnewt0       0.50.17-12     Not Erik's Windowing Toolkit - text mode win
ii libogg0 1.0.0-1 Ogg Bitstream Library
ii libpam-modules 0.76-9 Pluggable Authentication Modules for PAM
ii libpam-runtime 0.76-9 Runtime support for the PAM library
ii libpam0g 0.76-9 Pluggable Authentication Modules library
ii libparted1.6-0 1.6.5-1 The GNU Parted disk partitioning shared libr
ii libpcap0 0.6.2-2 System interface for user-level packet captu
ii libperl5.6 5.6.1-7 Shared Perl library.
ii libpng10-0 1.0.15-4 PNG library, older version - runtime
ii libpng12-0 1.2.5.0-4 PNG library - runtime
ii libpng2 1.0.12-6 PNG library - runtime
ii libpopt0 1.6.4-2 lib for parsing cmdline parameters
ii libreadline4 4.3-5 GNU readline and history libraries, run-time
ii libsasl7 1.5.27-3.3 Authentication abstraction library.
ii libsqlite0 2.4.7-1 SQLite shared library
ii libssl0.9.6 0.9.6g-6 SSL shared libraries
ii libstdc++2.10 2.95.2-14 The GNU stdc++ library
ii libstdc++2.10- 2.95.4-15 The GNU stdc++ library
ii libtiff3g 3.5.5-6 Tag Image File Format library
ii libungif4g 4.1.0b1-5 shared library for GIF images (runtime lib)
ii libusb-0.1-4 0.1.6a-2.1 Userspace USB programming library
ii libvorbis0 1.0.0-1 The Vorbis General Audio Compression Codec
ii libvorbisfile3 1.0.0-1 The Vorbis General Audio Compression Codec
ii libwrap0 7.6-ipv6.1-3 Wietse Venema's TCP wrappers library
ii libxaw6 4.2.1-3 X Athena widget set library (version 6)
ii libxaw7 4.2.1-3 X Athena widget set library
ii lilo 22.5.6.1-1 LInux LOader - The Classic OS loader can loa
ii login 4.0.3-7 System login tools
ii loop-aes 1.6i-1 AES (Advanced Encryption Standard) Kernel mo
rc lpr 2000.05.07-4.2 BSD lpr/lpd line printer spooling system
ii lprng 3.8.10-1.2 lpr/lpd printer spooling system
ii makedev 2.3.1-62 Creates device files in /dev.
ii mawk 1.3.3-9 a pattern scanning and text processing langu
ii mkdesktophdico 0.5-2 Automatic KDE/GNOME Desktop harddisk icon cr
ii mkisofs 1.10-7 Creates ISO-9660 CD-ROM filesystem images.
ii modutils 2.4.21-1 Linux module utilities.
ii mount 2.11y-1 Tools for mounting and manipulating filesyst
ii mountapp 3.0-2.1 Tool to (un)mount devices, dockable in Windo
ii mouseconfig 0.5-2 Lightweight mouse configuration tool for Kno
ii mpg321 0.2.10.1 A Free command-line mp3 player, compatible w
ii nano-tiny 1.0.6-2 free Pico clone with some new features - tin
ii ncurses-base 5.3.20021109-2 Descriptions of common terminal types
ii ncurses-bin 5.3.20021109-2 Terminal-related programs and man pages
ii net-tools 1.60-4 The NET-3 networking toolkit
ii netbase 4.09 Basic TCP/IP networking system
ii netcardconfig- 0.5-14 Minimalistic ncurses/dialog-based network co
ii netkit-inetd 0.10-9 The Internet Superserver
ii nfs-common 1.0-2 NFS support files common to client and serve
ii nvi 1.79-20 4.4BSD re-implementation of vi.
ii parted 1.6.5-1 The GNU Parted disk partition resizing progr
ii passwd 4.0.3-7 Change and administer password and group dat
ii perl-base 5.8.0-15 The Pathologically Eclectic Rubbish Lister.
ii portmap 5-2 The RPC portmapper
ii ppp 2.4.1.uus-4 Point-to-Point Protocol (PPP) daemon.
ii ppp-scripts-kn 0.5-1 PPP connection scripts for various providers
ii pppconfig 2.1 A text menu based utility for configuring pp
ii procps 3.1.5-1 The /proc file system utilities
ii psmisc 21.2-1 Utilities that use the proc filesystem
ii pump 0.8.11-8 Simple DHCP/BOOTP client.
ii rebuildfstab-k 0.5-4 fstab-rebuilder for KNOPPIX
ii rxvt 2.6.4-6 VT102 terminal emulator for the X Window Sys
ii scanpartitions 0.5-4 fstab-helper for KNOPPIX
ii scite 1.44-1 Lightweight GTK-based Programming Editor
ii sed 3.02-8.1 The GNU sed stream editor
ii slang1 1.4.4-7.2 The S-Lang programming library - runtime ver
ii sqlite 2.4.7-1 A command line interface for SQLite
ii sudo 1.6.7p3-2 Provide limited super user privileges to spe
ii syslinux 2.00-2 Bootloader for Linux/i386 using MS-DOS flopp
ii sysvinit 2.84-143 System-V like init with KNOPPIX scripts.
hc sysvinit-knopp 2.84-1 System-V like init with KNOPPIX scripts.
ii tar 1.13.25-5 GNU tar
ii tcc 0.9.18-3 The smallest ANSI C compiler
ii tcpd 7.6-ipv6.1-3 Wietse Venema's TCP wrapper utilities
ii ted-common 2.14-1 common files used by ted and ted-gtk
ii ted-gtk 2.14-1 graphical RTF (Rich Text Format) editor, exp
ii traceroute 1.4a12-12 Traces the route taken by packets over a TCP
ii usbutils 0.9-1 USB console utilities
ii usleep-knoppix 0.5-1 sleeps for a number of microseconds, see man
ii util-linux 2.11y-1 Miscellaneous system utilities.
ii vorbis-tools 1.0rc3-1 Several Ogg Vorbis Tools
ii whiptail 0.50.17-12 Displays user-friendly dialog boxes from she
ii wireless-tools 26-1 Tools for manipulating Linux Wireless Extens
ii wlcardconfig-k 0.5-2 Minimalistic ncurses/dialog-based WLAN confi
ii wmcpuload 1.0.0-1 Dockapp that displays the current CPU usage
ii wmnet 1.05-7 network monitor for WindowMaker using kernel
ii wvdial 1.53.0.1 PPP dialer with built-in intelligence.
ii xbase-clients 4.2.1-4 miscellaneous X clients
ii xfonts-75dpi 4.2.1-3 75 dpi fonts for X
ii xfonts-base 4.2.1-6 standard fonts for X
ii xfree86-common 4.2.1-3 X Window System (XFree86) infrastructure
ii xlib6g 4.2.1-3 pseudopackage providing X libraries
ii xlibmesa3 4.2.1-3 XFree86 version of Mesa 3D graphics library
ii xlibs 4.2.1-3 X Window System client libraries
ii xmms 1.2.7-1.1 Versatile X audio player that looks like Win
ii xmms-cdread 0.14a-9.2 Input plugin for XMMS that reads audio data
ii xpacman 0.11-9 Basic Pacman
ii xpaint 2.6.2-2 reasonably versatile X-based image editing t
ii xpdf-common 1.01-3 Portable Document Format (PDF) suite -- comm
ii xserver-common 4.2.1-3 files and utilities common to all X servers
ii xutils 4.2.1-3 X Window System utility programs
ii xzgv 0.7-14 Picture viewer for X with a thumbnail-based
ii zile 1.6.1-2 a very small emacs-like editor

ii zlib1g 1.1.4-6 compression library - runtime

Screenshots






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Come si installano i pacchetti TGZ per Slackware e le distribuzioni derivate da essa?

Lo script explodepkg serve per estrarre gli archivi TGZ nella directory corrente.

explodepkg nome_pacchetto.tgz

installpkg gestisce l'installazione dei pacchetti Slackware:

installpkg [opzioni] archivio_slackware nome_pacchetto.tgz

Le opzioni che è possibile passare sono:

-warn, non effettua l' installazione ma mostra i file e le directory che verrebbero creati.

-r , installa i pacchetti contenuti a partire dalla directory corrente

-m, serve per generare un archivio tar.gz ma con estensione .tgz costituito dal contenuto della directory corrente.

Per creare archivi TGZ secondo lo standard dei pacchetti applicativi Slackware si utilizza

makepkg pacchetto_applicativo

Lo script removepkg si occupa della disinstallazione dei pacchetti

removepkg nome_pacchetto.tgz

Il tool di installazione standard utilizzato dalla distribuzione Slackware è

pkgtool

Il comando upgradepkg aggiorna un pacchetto, disinstallando prima il pacchetto già installato e inserendo dopo quello nuovo.

upgradepkg nome_pacchetto_vecchio [%nome_pacchetto_nuovo]

Come si disinstalla GNU/Linux?

Per prima cosa è necessario eliminare le partizioni usate dal sistema operativo. Il metodo migliore consiste nell'utilizzare una delle tante distribuzioni “live” (Knoppix, SimplyMEPIS, Kanotix, ecc) ed eseguire i programma di partizionamento grafico QtParted. Dopo aver eliminato le partizioni è necessario eliminare il boot loader LILO o Grub e ripristinare il settore di avvio.
Da un sistema DOS Windows si può eseguire

fdisk /MBR

oppure, da un disco di ripristino di Windows o da una live Linux

fdisk /MBRo ancora sys c:

Direttamente da Linux si può eseguire il comando

lilo -U

È possibile ripristinare l'MBR utilizzando il tool dd e caricare il file di backup creato da LILO al momento dell'installazione

dd if=boot.xx of =/dev/hda bs=446 count=1

/dev/hda è il disco installato come master sul primo canale IDE, mentre boot.xx è il file da ripristinare, con xx che indica la versione di tale file. Da Windows XP in poi la procedura è diversa.

Bisogna avviare il PC con il CD/DVD di Windows, premere F8 per accedere alla console di ripristino e poi usare i comandi fixboot o fixmbr. Il primo ripristina il settore di avvio della partizione di Windows XP, mentre il secondo si occupa dell'MBR (Master Boot Record), il settore di avvio del disco, reinstallando il bootloader del sistema Microsoft.

Come si modificano i permessi dei file?

chmod a+x file

assegna il permesso di esecuzione del file a tutti gli utenti del sistema;

chmod u+x file

assegna il permesso di esecuzione solo al proprietario del file;

chmod g+x file

assegna il permesso di esecuzione al gruppo;

chmod o+x file

assegna il permesso di esecuzione a tutti gli altri utenti;

Per i permessi di lettura sono valide le stesse indicazioni del permesso di esecuzione, ma in questo caso si sostituisce x con r.

chmod a+r file

permesso di lettura a tutti gli utenti del sistema;

chmod u+r file

permesso di lettura esclusivamente solo al proprietario del file;

chmod g+r file

permesso di lettura al gruppo;

chmod o+r file

permesso di lettura agli altri utenti;

Per il permesso di scrittura si sostituisce x o r con w.

chmod a+w file

permesso di scrittura a tutti gli utenti del sistema;

chmod u+w file

permesso di scrittura solo al proprietario del file;

chmod g+w file

permesso di scrittura al gruppo;

chmod o+w file

permesso di scrittura agli altri utenti.
Ovviamente è sempre possibile combinare i diversi tipi di permessi.


È possibile avviare Linux utilizzando il boot manager di Windows XP (NT, 2000)?

Durante l'installazione di Linux è necessario installare il boot loader LILO sulla partizion edi avvio del sistema e non sul MBR, supponiamo per comodità
/dev/hda3). Successivamente è necessario creare il file bootsect.lin che contiene l'immagine del settore di avvio della partizione Linux:

dd if=/dev/hd3 of= /tmp/bootsect.lin bs=512 count=1

Il file bootsect.lin va copiato nella directory C: di Windows XP e va modificato il file boot.ini nel modo seguente:

[boot loader]
timeout=30
default=multi(0)disk(0)rdisk(0)partition(1)\WINDOWS
[operating systems]
multi(0)disk(0)rdisk(0)partition(1)\WINDOWS="Microsoft Windows XP Professional" /fastdetect
c:\bootsect.lin="Linux"

Per modificare il file clic con il destro su Risorse del computer e successivamente dalla scheda Avanzate selezionate Avvio e ripristino/Impostazioni/Modifica. È anche possibile modificare il file boot.ini direttamente in un qualsiasi editor di testi. Se decidete di modificare la configurazione dI LILO è necessario rigenerare il file immagine bootsect.lin e copiarlo nuovamente nella partizione di Windows.

Come faccio ad ottenere i privilegi di root senza riavviare la sessione?

Durante l'installazione del sistema, generalmente viene creato anche un utente comune ed consigliabile utilizzare il sistema sempre effettuando il login con questo utente. Quando è necessario effettuare operazioni che richiedono i privilegi di root, basta avviare la shell ed eseguire il comando su (switch user) seguito dalla password di amministratore. Per caricare la shell con l'ambiente root completo basta aggiungere a su il simbolo -.

Alcuni sistemi prevedono un solo utente con privilegi più estesi, ma per accedere alla shell di root vera e propria, è necessario utilizzare il comando sudo -s e inserire la password dello stesso utente comune con cui si effettuato il login.




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Assegnare a tutti gli utenti il permesso di montare un dispositivo ed altre domande

Posso assegnare a tutti gli utenti il permesso di montare un dispositivo?

Gli hard disk, le singole partizioni e altri dispositivi di memorizzazione come lettori CD e DVD possono essere montati e smontati, cioè resi accessibili, anche all'avvio, tenendo conto delle impostazioni presenti nel file di configurazione /etc/fstab.

È qui, infatti, che si stabilisce l'associazione tra dispositivo (ad esempio /dev/hda1, /dev/hdb2, /dev/hdc1, ecc.) e punto di mount all'interno del file system, cioè la directory dove il contenuto di un hard disk o di una partizione diventerà disponibile.

Inoltre, sempre attraverso /etc/fstab è possibile stabilisce il tipo di file system utilizzato per la formattazione del supporto (Ext3, ReiserFS, Xfs, ISO9660...) e i permessi di accesso: possibilità di montare e smontare il disco, anche in automatico, accesso in lettura e scrittura e molte altre opzioni. È chiaro, quindi, che per garantire a tutti gli utenti la possibilità di montare e smontare un supporto è necessario intervenire su questo file.

In particolare per questo tipo di operazioni bisogna utilizzare le opzioni user e users. Nel primo caso, si concede a tutti il permesso di montare il supporto ma non di smontarlo, mentre la seconda direttiva attiva entrambi i permessi. Supponiamo di voler montare all'avvio la terza partizione del primo disco, identificata dal file di dispositivo /dev/hda3, e permettere a tutti gli utenti di montarla e smontarla successivamente. In questo caso, il file /etc/fstab, con riferimento alla riga relativa a dev/hda3, va modificato nel modo seguente:

/dev/hda3 /mnt/backup ext3 ro,users,oauto 0 0

In dettaglio, /dev/hda3 indica la partizione, /mnt/backup il punto di mount, ext3 il tipo di file system utilizzato in questo caso, ro (read only) l'accesso in lettura, users la possibilità per tutti gli utenti di montare e smontare la partizione e auto il montaggio automatico all'avvio. I due zeri alla fine indicano che non si tratta di una partizione di avvio e di non effettuare il controllo durante il boot. La presenza di un numero 1 indica che si tratta di una partizione di avvio e che bisogna eseguire il controllo. In quest'ultimo caso, un 2 al posto dell'1 fa in modo che questo file system venga controllato solo dopo quello principale. Altre opzioni di mount importanti sono nouser, che vieta agli utenti la possibilità di montare e smontare i dispositivi, noauto, per impedire il montaggio al boot. I comandi per montare e smontare una partizione o un altro dispositivo sono mount e umount, ma se /etc/fstab è configurato correttamente, è possibile farlo direttamente dal file manager o da altri programmi. Il loro uso è comunque molto semplice:

mount -t ext3 /dev/hda3 /mnt/backup

umount /mnt/backup

Il comando mount eseguito senza argomenti mostra tutti i file system montati in quel momento, elencati anche nel file /etc/mtab.

A cosa servono le directory /dev e /proc? È possibile cancellarle?

Assolutamente no! La directory /dev contiene i file, meglio noti come file di dispositivo, che consentono ai programmi, quindi a noi, di interagire con l'hardware: in pratica, una vera e propria interfaccia tra il kernel, le applicazioni e i componenti del PC. La directory /proc è il punto di mount per il file system virtuale omonimo, al cui interno sono presenti file creati direttamente dal kernel. Tali file e directory sono necessari ai programmi che hanno bisogno di accedere alle informazioni sul sistema.

Ho sentito parlare di demone? Di cosa si tratta?

Il termine daemon, italianizzato in demone, è utilizzato per indicare i processi (spesso si tratta di software server) eseguiti automaticamente all'avvio del computer (boot). Questi programmi restano attivi in background durante il normale utilizzo del PC in attesa di svolgere determinate funzioni a seguito di una richiesta. Ad esempio, sono demoni smbd (il server Samba), httpd (Apache), mysqld (MySQL) e syslogd (il sistema di logging). Spesso per indicare i demoni è utilizzato il termine servizio, proprio per sottolineare la loro caratteristica di software server.

Cosa contiene il file /etc/shadow?

Se presente, il file /etc/shadow indica che la distribuzione utilizza il sistema delle shadow password: una tecnica utilizzata per proteggere le password degli utenti. In pratica, tutte le parole chiave cifrate vengono tolte dal file /etc/passwd (responsabile della gestione degli utenti e, quindi, dei loro dati di accesso) e sostituite da una x, dopodiché vengono scritte in /etc/shadow sempre in modo cifrato (ecco perché shadow, termine che significa oscurare). Oltre alle password, questo file, nei campi separati dal simbolo : (due punti), contiene il nome utente e informazioni sulla durata delle parole chiave:scadenza della password, l'ultima volta in cui è stata modificata, giorni di avviso prima della scadenza, ecc. Ma perché è necessario questo file? Poiché il file /etc/passwd fornisce numerose informazioni indispensabili al funzionamento del sistema, non è possibile limitare oltre un certo “livello” gli accessi in lettura, cosa che rappresenta un pericolo per la sicurezza delle password. Al contrario, “isolando” le parole chiave in un file separato è possibile assegnare a questo permessi di accesso molto più restrittivi ottenendo maggiore sicurezza. Inoltre, se il campo password di /etc/passwd contiene una x, significa che la password è presente in /etc/shadow, se contiene un simbolo * (asterisco), la password è nulla e l'utente disabilitato.

Esiste un programma per convertire i pacchetti in altri formati?

Certo che esiste, si chiama alien ed è scaricabile all'indirizzo http://kitenet.net/~joey/code/alien. Questo programma consente di convertire tra loro pacchetti software disponibili nei formati .rpm, .deb. .tgz (Slackware) e, l'oramai inutilizzato, .slp (Stampede). L'uso di alien è semplicissimo. Ad esempio per convertire un pacchetto .rpm in .deb il comando da eseguire è:

alien --to-deb pacchetto.rpm

Mentre per quanto riguarda la conversione da .rpm a .deb, bisogna eseguire quanto segue:

alien --to-rpm pacchetto.deb

Purtroppo, questo non significa che il pacchetto convertito sia sicuramente installabile. Molto, infatti, dipende dalla configurazione richiesta dal sistema sul quale si cerca di installarlo: spesso le distribuzioni coinvolte possono essere alquanto differenti. Pensate, ad esempio a Ubuntu (.deb) e Fedora (.rpm). Per ulteriori informazioni su questo particolare software è possibile consultare le relative pagine di manuale con man alien.

Ho cancellato un utente. Come faccio ad eliminare tutti i suoi file?

Cancellare un utente dal sistema, purtroppo, non significa eliminare anche tutti i file a lui appartenenti. Comandi come userdel nomeutente o deluser nomeutente, non eliminano proprio tutto. Lo stesso effetto si ottiene utilizzando applicazioni grafiche come KUser, oppure, ancora, cancellando manualmente la cartella /home/nomeutente e le voci presenti nei file /etc/passwd, /etc/shadow e /etc/group. Ma, anche in questo caso, qualche cosa resta sempre. Fortunatamente esiste un rimedio. Per prima cosa controlliamo quali sono i file appartenenti all'utente che abbiamo eliminato e che, quindi, saranno cancellati, utilizando il comando seguente:

find / -user uid | less

Questo serve per verificare che non si elimino per errore file importanti per il funzionamento del sistema o di qualche applicazione in particolare. A questo punto, possiamo cancellarli con

find / -user nomeutente -exec rm {} \;

o, in alternativa

find / -uid `id -u nomeutente` | xargs rm -f

Per scrivere il simbolo “ ` “ presente in quest'ultimo comando, bisogna utilizzare la combinazione di tasti Alt Gr + ' (apice).




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venerdì 13 marzo 2009

Il progetto openSUSE è un programma di comunità globale

Il progetto openSUSE è un programma di comunità globale sponsorizzato da Novell che promuove l'uso di Linux ovunque.

Il programma fornisce accesso libero e facile a openSUSE.

SUSE include un programma di installazione ed amministrazione, YaST2, che gestisce la partizione dell'hard disk, il setup del sistema, gli aggiornamenti online, la configurazione della rete e del firewall, l'amministrazione degli utenti ed oltre, in un'interfaccia user-friendly.

Aggiornamenti: (via Distrowatch)

openSUSE Will Stephenson has announced the availability of the fourth milestone release of openSUSE 11.4: "On Monday, the openSUSE project released the fourth of six milestones in the development of openSUSE 11.4. Milestone 4 (M4) brings a wide range of updates, both major and minor. Linux kernel 2.6.37-rc3 is the basis of M4, including the famous '200-line' per tty task groups patch to improve desktop interactivity, and featuring the removal of the so-called 'Big Kernel Lock' that will improve scalability. NetworkManager was updated to 0.8.2, seeing several last minute fixes in cooperation with upstream developers. On the desktops, KDE makes the leap to version 4.6 beta 1."

The
release announcement.

Download (mirrors): openSUSE-KDE-LiveCD-Build0908-i686.iso (675MB, MD5, torrent), openSUSE-GNOME-LiveCD-Build0908-i686.iso (667MB, MD5, torrent), openSUSE-KDE-LiveCD-Build0908-x86_64.iso (684MB, MD5, torrent), openSUSE-GNOME-LiveCD-Build0908-x86_64.iso (666MB, MD5, torrent).

Ultime versioni pubblicate:

• 2010-12-02: Development Release: openSUSE 11.4 Milestone 4
• 2010-11-11: Development Release: openSUSE 11.4 Milestone 3
• 2010-10-07: Development Release: openSUSE 11.4 Milestone 2
• 2010-10-06: Distribution Release: Smeegol 1.0
• 2010-09-02: Development Release: openSUSE 11.4 Milestone 1
• 2010-07-18: Distribution Release: openSUSE 11.3 "Edu Li-f-e"

Il nome S.u.S.E., abbreviato poi a SuSE, era in origine l'acronimo di Software- und System-Entwicklung (dal tedesco Sviluppo di software e sistemi). Nel corso del 2004 la distribuzione ha cambiato leggermente il nome in "SUSE Linux", con tutte le lettere maiuscole, dove "SUSE" non rappresenta più alcun acronimo.

Il 4 novembre 2003, Novell ha annunciato la sua intenzione di acquisire la SUSE Linux (Shankland, 2003). L'acquisto è stato completato nel gennaio 2004. All'annuale BrainShare di Novell nel 2004, tutti i computer avevano SUSE Linux. A quel convegno, è stato anche annunciato che il programma di amministrazione YaST2, proprietario della SUSE, sarebbe stato rilasciato sotto licenza GPL.

Il 4 agosto 2005, il direttore delle relazioni pubbliche e portavoce di Novell, Bruce Lowry, ha annunciato che lo sviluppo della serie SUSE Professional diventerà in futuro più aperta e cercherà di raggiungere un maggior numero di utenti e sviluppatori tramite la community openSUSE. Il software, per definizione di open source, era già libero, ma ora il processo di sviluppo sarà più libero di prima. Come parte dei cambiamenti, l'accesso al server del YaSTopen source, e di Novell. Online Update, il sistema di aggiornamento di SUSE, consentirà, di scaricare le distribuzioni SUSE OSS, completamente.

Caratteristiche

SUSE include un programma di installazione ed amministrazione, YaST2, che gestisce la partizione dell'hard disk, il setup del sistema, gli aggiornamenti online, la configurazione della rete e del firewall, l'amministrazione degli utenti ed oltre, in un'interfaccia user-friendly.

SUSE supporta un tool per ridimensionare le partizioni NTFS durante l'installazione che consente la co-esistenza con Windows 2000 o XP. Inoltre riesce ad identificare ed installare i drivers per molti modem Windows e sistemi laptop.

Molti ambienti desktop come KDE e GNOME sono supportati. SUSE comprende software multimediale come K3b (per masterizzare CD e DVD), amaroK e XMMS (player audio), e Kaffeine (player video). Contiene inoltre OpenOffice.org ed altri programmi per la lettura e scrittura di documenti. Il totale dei pacchetti supera il migliaio.

Versioni.

L'ultima release, SUSE Linux 10.3 è disponibile sia come pacchetto gratis ed open source (SUSE Linux OSS) che come box, comprensivo di manuali, in vendita. Per quanto riguarda il software le due versioni sono quasi identiche. La versione commerciale contiene software proprietario come Macromedia Flash, un manuale cartaceo e supporto tecnico.

Altre versioni vedono edizioni dedicate a sistemi server per grandi reti di computer, e con un desktop capace di far girare programmi Microsoft grazie a WINE.

SUSE Linux Enterprise Server (SLES) è la distribuzione Linux più popolare per il server Linux più potente, il mainframe System z9 della IBM.

Installazione di Opensuse 11

L’installazione è veramente semplice ed intuitiva, basta seguire le indicazioni presenti sulle schermate ed è impossibile sbagliare. Tuttavia nonostante la procedura automatizzata alcune opzioni sono assolutamente personali, quali la scelta dello username, della password di root, delle partizioni del disco, dei pacchetti da installare e così via.

Qui considero soltanto una installazione standard con i pacchetti di base definiti automaticamente dalla procedura di installazione e l’ opzione kde 4 come desktop manager.

Ed ecco una serie di screenshots che documentano i passaggi più importanti dell’installazione:

Screenshots












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