mercoledì 21 agosto 2013

Guida all'installazione di Gentoo: requisiti di sistema, dispositivi che richiedono un firmware.

Dispositivi che richiedono un firmware.
Oltre alla disponibilità di un driver, alcuni dispositivi richiedono anche un cosiddetto firmware o microcodice da caricare nel dispositivo prima che sia completamente operativo. Questo è molto comune per le schede di rete (in particolare i NIC wireless) ma anche alcuni dispositivi USB e alcuni controller per dischi fissi richiedono un firmware. Su molte schede grafiche le funzionalità di base sono disponibili senza firmware agguntivi ma per usare le funzionalità avanzate è necessario che un appropriato file con firmware sia installato nel sistema.

Su molti dei vecchi dispositivi che richiedono un firmware per funzionare, il firmware è memorizzato nel chip EEPROM/Flash sul dispositivo dal costruttore. Oggigiorno la maggior parte dei dispositivi non incorporano più il firmware in questo modo, il firmware deve essere caricato sul dispositivo dal sistema operativo a ogni avvio del sistema.
Debian_World
In molti casi il firmware è considerato non-libero in base ai criteri usati dal progetto Debian GNU/Linux e quindi non può essere incluso nella distribuzione principale o nel sistema d'installazione. Se il driver del dispositivo è incluso nella distribuzione e se Debian GNU/Linux può distribuire legalmente il firmware, spesso è disponibile in un pacchetto separato della sezione non-free dell'archivio.

Questo non vuol dire che questo hardware non può essere usato durante l'installazione. A partire da Debian GNU/Linux 5.0, debian-installer supporta il caricamento dei file con il firmware o dei pacchetti contenenti il firmware da un supporto removibile come una chiavetta USB.

Qualora debian-installer richieda l'installazione di un file di firmware ma tale file non è disponibile oppure non si vuole installare un firmware non-free sul proprio sistema, è possibile continuare senza caricare il firmware. Ci sono molti casi in cui il driver richiede il firmware perché in alcune circostanze potrebbe essere necessario ma il dispositivo funziona anche senza (per esempio questo accade su alcune schede di rete con il driver tg3).

Acquistare hardware specifico per GNU/Linux.
Ci sono molti rivenditori che distribuiscono computer con Debian o altre distribuzioni GNU/Linux preinstallate. È possibile che costino di più, ma questo acquisto permette di stare tranquilli, perché si può essere sicuri che l'hardware è ben supportato da GNU/Linux.

Se si deve comprare una macchina con Windows preinstallato, leggere attentamente la licenza che viene data con Windows; si può rifiutare la licenza e ottenere un rimborso dal produttore. Facendo una ricerca su internet di «windows refund» si potrebbero recuperare delle informazioni utili per fare questa operazione.

Indipendentemente dall'acquisto di un sistema con Linux preinstallato o meno o addirittura un computer usato, è necessario assicurarsi che l'hardware sia supportato dal kernel Linux. Controllare se il proprio hardware è presente nelle liste elencate precedentemente. Si deve far sapere al rivenditore che si stà acquistando un computer su cui verrà installato Linux. Si dovrebbe supportare i produttori che appoggiano Linux.
debian-projects
Evitare hardware chiuso o proprietario.
Alcuni costruttori di hardware non danno informazioni su come scrivere i driver per i loro dispositivi. Altri non permettono di accedere alla documentazione senza un accordo di non divulgazione che impedirebbe di rilasciare il codice sorgente del driver, che è uno degli elementi fondamentali del software libero. Poiché non abbiamo avuto accesso alla documentazione di questi dispositivi, semplicemente questi non funzionano in Linux.

In molti casi di sono degli standard (o almeno degli standard de-facto) che descrivono come un sistema operativo e i suoi driver comunicano con una certa classe di dispositivi. Tutti i dispositivi che sono confirmi allo standard possono essere usati con un singolo driver generico e senza la necessità di usare driver specifici per il dispositivo. Alcuni tipi di hardware (per esempio i «Dispositivi di Interfaccia Umana» come tastiere, mouse, ecc. e i dispositivi USB di memorizzazione di massa come le chiavette USB e i lettori di memory card) funzionano molto bene e in pratica tutti i dispositivi sul mercato sono conformi agli standard.

Purtroppo in altri campi, tra i quali le stampanti, non è così. Ci sono molte stampanti che possono essere comandate via un insieme ridotto di linguaggi di controllo che sono degli standard de-facto e quindi è possibile farle funzionare senza problemi con qualsiasi sistema operativo ma ci sono anche pochi modelli che comprendono solo comandi di controllo proprietari per i quali non è possibile accedere alla loro documentazione e di conseguenza non possono essere usate sui sistemi operativi liberi oppure possono essere usate tramite un driver closed-source fornito dal costruttore.
Anche se è disponibile un driver closed-source per il dispositivo la vita del dispositivo è legata alla disponibilità del driver. Oggigiorno la vita dei prodotti diventa sempre più breve e non è raro che poco dopo la fine della produzione di un dispositivo il produttore smette anche di aggiornare i diriver. Se il driver closed-source non funziona dopo un aggiornamento del sistema, un dispositivo perfettamente funzionante diventa inutilizzabile a causa della mancanza del driver e poter far niente. Quindi è opportuno evitare l'acquisto di hardware chiuso senza tener conto del sistema operativo con cui verrà usato.

È possibile migliorare questa situazione incoraggiando i produttori di hardware chiuso di rilasciare la documentazione e le altre risorse a noi necessarie per fornire driver liberi per i loro hardware.
debian-gnulinux
Se ti è piaciuto l'articolo , iscriviti al feed cliccando sull'immagine sottostante per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog:

martedì 20 agosto 2013

Guida all’installazione di Debian: requisiti di sistema, supporti per l'installazione, requisiti di memoria e spazio su disco.

Supporti per l'installazione
Questa sezione aiuta a determinare quali tipi di supporto è possibile usare per installare Debian.

CD-ROM/DVD-ROM.
Nota:
Tutte le volte che in questo manuale è riportato «CD-ROM», devono essere considerati sia i CD-ROM che i DVD-ROM, perché le due tecnologie sono molto simili dal punto di vista del sistema operativo.
L'installazione basata sui CD-ROM è supportata sulla maggior parte delle architetture.
Sui PC sono supportati CD-ROM SATA, IDE/ATAPI e SCSI.
Sono supportati anche i CD-ROM con interfaccia USB, così come i dispositivi FireWire che sono supportati dai driver ohci1394 e sbp2.
debian_7_32bit_cd_dvd_label_300dpi_by_mirozarta-d5utbzf
Chiavette USB.
I dischi USB flash conosciuti anche come chiavette USB sono diventati dei dispositivi di memorizzazione molto comuni e economici. I sistemi più moderni consentono di avviare il debian-installer dalla chiavetta. Inoltre gran parte dei sistemi moderni, in particolare i portatili e i netbook, non hanno più un lettore CD/DVD e l'avvio da un supporto USB è il metodo standard per installare un nuovo sistema operativo.

Rete.
La rete può essere usata durante l'installazione per recuperare i file necessari all'installazione. L'uso della rete dipende dal metodo d'installazione scelto e dalle risposte date ad alcune delle domande poste durante l'installazione. Il sistema d'installazione supporta connessioni alla rete di diversi tipi (tra questi PPPoE ma non ISDN e PPP), via FTP o HTTP. Al termine dell'installazione è possibile configurare il proprio sistema per l'uso di ISDN e PPP.

È anche possibile avviare il sistema d'installazione dalla rete.

L'installazione senza dischi, usando l'avvio dalla rete da una LAN e montare l'intero filesystem attraverso NFS è un'altra opzione.

Disco fisso.
L'avvio dell'installazione del sistema direttamente dal disco fisso è un'altra possibilità disponibile per molte architetture. Questa richiede un altro sistema operativo per caricare l'Installatore sul disco fisso. Questo metodo è raccomandato solo in casi particolari per i quali non sono disponibili altri metodi d'installazione.

Unix o sistemi GNU.
Se si usano altri sistemi Unix, è possibile usarli anche per installare Debian GNU/Linux senza l'uso di debian-installer descritto nel resto del manuale. Questo tipo d'installazione può essere utile per gli utenti che hanno dell'hardware che altrimenti non è supportato o sui computer che non possono tollerare interruzioni.

 Sistemi d'archiviazione supportati.
L'Installatore Debian contiene un kernel che è stato compilato per massimizzare il numero di sistemi su cui può girare.

In generale il sistema d'installazione di Debian include il supporto per i lettori IDE (noti come PATA), i controller e i dispositivi SATA e SCSI, USB e FireWire. I filesystem supportati comprendono FAT, le estensioni Win-32 FAT (VFAT) e NTFS.

Requisiti di memoria e spazio su disco.
Sono necessari almeno 80MB di memoria e 580MB di spazio su disco per effettuare una normale installazione.

L'installazione su sistemi che dispongono di una quantità inferiore di memoria o di spazio disponibile sul disco potrebbe essere comunque possibile ma è consigliata solo agli utenti più esperti.
debian_colors_by_grvrulz-d32yjk1_thumb[3]
Se ti è piaciuto l'articolo , iscriviti al feed cliccando sull'immagine sottostante per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog:

lunedì 19 agosto 2013

Guida all'installazione di Debian: requisiti di sistema, hardware supportato.

Debian non ha nessun requisito aggiuntivo all'hardware oltre a quelli necessari al funzionamento del kernel Linux o kFreeBSD e dei programmi GNU. Perciò è possibile usare Debian su qualsiasi architettura o piattaforma verso cui è stato fatto il port del kernel Linux o kFreeBSD, della libc e del gcc e per la quale esiste il port di Debian.

Consultare le pagine dei port su http://www.debian.org/ports/i386/ per conoscere quali sistemi con architettura 32-bit PC sono stati testati con Debian GNU/Linux.

Piuttosto che cercare di descrivere tutte le diverse configurazioni hardware che sono supportate da 32-bit PC, questa sezione contiene delle informazioni generali e dei riferimenti a documenti dov'è possibile trovare delle informazioni aggiuntive.
Debian_Edu_Network_Squeeze
Architetture supportate.
Debian GNU/Linux 7.0 supporta undici architetture principali e diverse varianti di ogni architettura, che vanno sotto il nome di «flavor».
 
Architettura Indicazione Debian Sottoarchitettura Variante (flavor)
Intel x86-based i386
AMD64 & Intel 64 amd64
ARM armel Intel IOP32x iop32x
Intel IXP4xx ixp4xx
Marvell Kirkwood kirkwood
Marvell Orion orion5x
Versatile versatile
ARM con FPU hardware armhf Freescale mx5
Intel IA-64 ia64
MIPS (big endian) mips SGI IP22 (Indy/Indigo 2) r4k-ip22
SGI IP32 (O2) r5k-ip32
MIPS Malta (32 bit) 4kc-malta
MIPS Malta (64 bit) 5kc-malta
MIPS (little endian) mipsel Cobalt cobalt
MIPS Malta (32 bit) 4kc-malta
MIPS Malta (64 bit) 5kc-malta
IBM/Motorola PowerPC powerpc PowerMac pmac
PReP prep
Sun SPARC sparc sun4u sparc64
sun4v
IBM S/390 s390 IPL da VM-reader e DASD generico
IPL da nastro nastro
64bit IBM S/390 s390x IPL da VM-reader e DASD generico
IPL da nastro nastro

Questo documento tratta l'installazione sull'architettura 32-bit PC con il kernel Linux. Se si cercano delle informazioni su un'altra delle architetture supportate da Debian si consultati la pagina dei port Debian.

CPU, schede madri e video supportate.
Le informazioni complete sulle periferiche supportate possono essere trovate nel Linux Hardware Compatibility HOWTO. Lo scopo di questa sezione è descrivere solo le cose fondamentali.

CPU.
Sono supportati quasi tutti i processori x86 (IA-32) attualmente usati nei personal computer, comprese tutte le varianti della serie «Pentium» di Intel. Questa tipologia di processori comprende anche i processori a 32-bit AMD e VIA (Cyrix) e i processori come Athlon XP e Intel P4 Xeon.
Purtroppo Debian GNU/Linux wheezy non funziona sui processori 386 e precedenti. A dispetto del nome dell'architettura, «i386», il supporto per i processori 80386 (e i suoi cloni) è stato eliminato a partire dalla release Sarge (r3.1) di Debian. (Nessuna versione di Linux ha mai supportato il 286 o i chip precedenti). Tutti i processori dal i486 in poi continuano ad essere supportati.

Nota:
Se si possiede un sistema con processore a 64-bit delle famiglie AMD64 o Intel 64 è consigliabile usare la versione dell'installatore per l'architettura amd64 al posto della versione per i386 (32-bit).

Bus di I/O
Il bus è quella parte della scheda madre che permette alla CPU di comunicare con le periferiche come i dispositivi di memorizzazione. Ogni computer usa un bus ISA, EISA, PCI, PCIe, PCI-X o VESA Local Bus (VLB, conosciuto anche come VL bus). Tutti i personal computer venduti negli ultimi anni usano uno di questi.
debian_c
Portatili.
Dal punto di vista tecnico, i portatili sono dei normali PC quindi tutte le informazioni che riguardano i sistemi PC sono valide anche per i portatili. Oggigiorno l'installazione su portatili funziona senza particolari operazioni e comprende funzionalità quali la sospensione automatica quando viene chiuso il coperchio e la gestione dei bottoni speciali, per esempio quello per disattivate le interfacce wifi («modalità aereo»). Qualche volta i costruttori usano hardware speciale o proprietario per alcune funzionalità specifiche del portatile che potrebbero essere non supportate. Per sapere se un particolare portatile funziona bene con GNU/Linux consultare le pagine di Linux Laptop.

Sistemi multiprocessore.
Il supporto multiprocessore — detto anche «symmetric multiprocessing» o SMP — è disponibile per questa architettura. Il kernel standard di Debian 7.0 è stato compilato con il supporto per SMP-alternatives. Questo vuol dire che il kernel rileva il numero di processori (o il numero di core) e disattiva automaticamente l'SMP sui sistemi monoprocessore.

In origine la presenza più processori in un computer era una caratteristica solo dei sistemi server di alto livello, negli ultimi anni questa caratteristica è diventata sempre più comune anche nei sistemi desktop di basso livello e nei portatili grazie ai cosiddetti processori «multi-core». Tali processori contengono due o più unità di elaborazione, chiamate «core», all'interno di un solo chip.
La versione 486 dei pacchetti Debian con l'immagine del kernel per 32-bit PC non è compilata con il supporto per SMP.

Schede video supportate.
Il supporto di Debian per le interfacce grafiche è determinato dal sottostante supporto trovato nel sistema X11 di X.Org. Sui PC recenti il display grafico funziona senza alcun intervento. La disponibilità delle funzionalità avanzate della scheda grafica come l'accelerazione 3D o l'accelerazione video dipende da quale hardware è installato nel sistema e in alcuni casi potrebbe essere necessario installare delle immagini aggiuntive con il «firmware»

In pochissimi casi è stata segnalata la presenza di schede grafiche che richiedono l'installazione di firware aggiuntivo persino per effettuare le funzionalità di base, comunque queste sono delle eccezioni molto rare.

I dettagli sulle schede video supportate e i dispositivi di puntamento possono essere trovati in http://xorg.freedesktop.org/. Debian 7.0 include la versione 7.7 di X.Org.
debian1
Schede di rete.
Quasi tutte le schede di rete (NIC) supportate dal kernel Linux standard dovrebbero essere supportate anche dal sistema d'installazione; normalmente i driver sono caricati automaticamente. Fra queste sono comprese molte schede PCI/PCI-Express e le schede PCMCIA/Express per i portatili. Sono supportate anche molte delle vecchie schede ISA.

L'uso di ISDN è supportato, ma non durante l'installazione.

Schede per reti wireless.
Le reti wireless sono generalmente ben supportate e un numero crescente di adattatori wireless è supportato dal kernel Linux ufficiale, anche se molti hanno bisogno di caricare il firmware.
È l'installatore che chiede di caricare il firmware, quando è necessario.

Le schede di rete wireless non supportate dal kernel Linux ufficiale possono ugualmente funzionare con Debian GNU/Linux, ma non sono supportate durante l'installazione.

Se durante l'installazione si verificasse un problema con la scheda di rete wireless e non fossero disponibili altre schede di rete sarà comunque possibile portare a termine l'installazione di Debian GNU/Linux usando le immagini complete di CD-ROM o DVD. Scegliere di non configurare la rete e proseguire l'installazione con i soli pacchetti disponibili dal CD/DVD. Sarà possibile installare driver e firmware di cui si ha bisogno una volta completata l'installazione (dopo il riavvio) e infine si potrà configurare la rete manualmente.

In certi casi il driver di cui si ha bisogno non è disponibile come un pacchetto Debian. In questo caso si devono cercare i sorgenti del driver su Internet e compilare il driver da soli, come fare questa operazione non rientra nello scopo di questo manuale. Se non è disponibile un driver per Linux, l'unica possibilità è usare il pacchetto ndiswrapper che permette di usare un driver per Windows.

Display braille.
Il supporto per i display braille è demandato al supporto fornito da brltty. La maggior parte dei display connessi tramite porta seriale, USB o Bluetooth funzionano con brltty. I dettagli su quali dispositivi braille sono supportati possono essere trovati sul sito web di brltty. Debian GNU/Linux 7.0 dispone della versione 4.4 di brltty.

Hardware di sintesi vocale.
Il supporto per l'hardware di sintesi vocale è demandato al supporto fornito da speakup. speakup supporta solo le schede integrate e i dispositivi esterni collegati a una porta seriale (nessun adattatore USB, seriale-USB o PCI è supportato). I dettagli sui dispositivi di sintesi vocale supportati possono essere trovati sul sito web di speakup. Debian GNU/Linux 7.0 dispone della versione 3.1.6 di speakup.

Periferiche e altro hardware.
Linux supporta una grande varietà di dispositivi hardware come per esempio mouse, stampanti, dispositivi PCMCIA e USB. Tuttavia molte di queste periferiche non sono necessarie durante l'installazione del sistema.

L'hardware USB generalmente funziona correttamente. Su qualche PC molto vecchio alcune tastiere USB potrebbero richiedere una configurazione aggiuntiva. Sui PC più recenti, le tastiere e i mouse USB funzionano senza la necessità di particolari configurazioni. Debian Wheezy
Se ti è piaciuto l'articolo , iscriviti al feed cliccando sull'immagine sottostante per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog:

Nel Regno di Linux: la Top Ten degli articoli più letti nel mese di Luglio 2013.

1.- Come installare e configurare SLIM, login manager semplice e leggero in ArchLinux (2a parte).

Slim01SLiM è l'acronimo di Simple Login Manager (semplice gestore di login).
SLiM è un login manager semplice, leggero e facilmente configurabile, adatto per essere usato su piattaforme con poche risorse.
SLiM è molto utile anche a chi vuole un login manager che non dipenda da GNOME o KDE, ed è perfetto per chi usa Xfce, Openbox, Fluxbox ecc.
Temi.
Installare il pacchetto slim-themes:

# pacman -S slim-themes archlinux-themes-slim

Il pacchetto archlinux-themes-slim contiene numerosi temi (slimthemes.png). I temi saranno estratti in /usr/share/slim/themes. Modificare la linea current_theme in /etc/slim.conf :

#current_theme       default
current_theme       archlinux-simplyblack2.-

2.- Tre diverse soluzioni per ripristinare il Grub.

Questa guida contiene tre diverse soluzioni per ripristinare GRUB a causa di:

  • Sistemi in dual-boot in cui Windows è stato installato dopo Ubuntu.
  • Problemi di Windows che hanno obbligato a una sua reinstallazione.
  • Tecniche di recupero di Windows che comportino il "ripristino" del MBR.
  • Errori nell'installazione di GRUB.

Tutti e tre i metodi qui descritti richiedono l'utilizzo del CD Live.

Primo metodo

Il primo metodo è una procedura molto semplice e prevede l'utilizzo del terminale. Questa procedura dovrebbe funzionare a patto che la struttura delle partizioni del disco contenente GRUB non sia stata modificata tramite programmi come gparted, Norton Partition Magic: in tal caso è necessario controllare il file /etc/fstab.

3.- Lubit Linux una nuova distribuzione tutta italiana basata su Ubuntu con l’estrema leggerezza di OpenBox.

 

    Il panorama Linux è bello perché è vario,  cè sempre la possibilità della scelta, ognuno può crearsi la propria distribuzione o il proprio software personalizzato grazie alla licenza GPL.

    Questo è l’esempio del progetto Lubit, nato da alcuni sviluppatori italiani che hanno creato un fork di Ubuntu 13.04 dedicato ai PC datati. Lubit Linux è stata spogliata di tutto il superfluo presente su Ubuntu ed è stata equipaggiata con il solo window manager Openbox famoso per la sua estrema leggerezza.  Ovviamente gli sviluppatori hanno fatto qualche aggiunta come la barra di sistema tint2 e alcune patch per migliorare l’estetica generale del sistema senza però dimenticare la sua vocazione di distribuzione dedicata ad hardware datato.

     

     

    4.- Debian Jr. Project mira a rendere Debian un sistema operativo che i bambini di tutte le età vorranno usare.

    debian jrIl progetto mira ad aiutare i bambini, e coloro che se ne prendono cura, ad ottenere il massimo in termini di utilità e divertimento dai propri sistemi Debian; ad aiutarli ad acquisire alcune delle capacità ed esperienze che hanno gli adulti e a passare a loro i nostri valori: il nostro amore per la libertà, il nostro apprezzamento per il software che funziona bene e il nostro forte senso di comunità. Ciò significa che il progetto non mira a diminuire o limitare Debian in modo da "addomesticarla" per i piccoli, ma a dare a loro il meglio di ciò che Debian ha da offrire in modo che possano crescere fino al punto di non aver più bisogno del nostro aiuto.

     

     

    5.- Guida all'installazione di Debian: cosa è Debian?

    Debian_one.pngDebian è un'organizzazione di volontari dedita allo sviluppo di software libero e alla promozione degli ideali della comunità del Free Software.
    Il progetto Debian è iniziato nel 1993, quando Ian Murdock pubblicò un invito agli sviluppatori di software a contribuire a una distribuzione completa e coerente basata sul relativamente nuovo kernel Linux.
    Quella banda relativamente piccola di entusiasti specializzati, originariamente finanziata dalla Free Software Foundation e influenzata dalla filosofia GNU, è cresciuta negli anni in una organizzazione di circa 951 sviluppatori Debian. Gli sviluppatori Debian sono coinvolti in una varietà di attività inclusa l'amministrazione dei siti Web e FTP, il disegno grafico, l'analisi legale delle licenze software, la stesura della documentazione e, ovviamente, la manutenzione dei pacchetti software.

     

     

    6.- Statistiche Distrowatch: Ubuntu sprofonda ancora, ormai divario incolmabile, sorpresa Mageia.

    Già da qualche tempo (in realtà ben più che “qualche”, dato che l’orizzonte temporale si è dilatato ormai ad un anno), la popolarità della distribuzione made in Canonical, relativamente all’attenzione che la stessa accentra su di sé sul celebre portale Distrowatch, risulta a pendenza negativa.
    Nessuna sorpresa, il sorpasso di Ubuntu da parte di Linux Mint è cosa nota. Decisamente inaspettato risulta invece quello di Mageia, il fork di Mandriva, anch’essa in sorpasso, appunto, sulla distribuzione nordafricana.

     

     

    7.- Duplicazione a caldo di un sistema Linux: duplicare l'hard disk di un PC o un server.

    Non so se sia molto frequente, ma penso che almeno una volta nella vita lavorativa di ogni sistemista, sia capitato di dover duplicare l'hard disk di un PC o un server.
    Tale necessità può nascere, per esempio, dal bisogno di creare un backup di un sistema prima di aggiornarlo; oppure per avere un clone di un sistema funzionante da tenere come scorta; oppure avere una copia su cui eseguire delle manutenzioni senza interrompere un servizio. Per far fronte a queste esigenze sono disponibili molti programmi commerciali piú o meno noti, ma anche l'open source offre delle soluzioni in tale senso: dallo spartano comando dd a distribuzioni 'live' dedicate a questo scopo. Nessuno di questi strumenti sembra, a quanto mi è dato di sapere, essere pensato per eseguire la duplicazione "a caldo" di un sistema mentre sta funzionando. Quest'ultimo è proprio il caso che mi è capitato: la necessità era quella di aumentare lo spazio disco di un server FTP pubblico.

     

     

    8.- Pinguy OS: Ubuntu ancora più semplice, un aspetto grafico più ricercato e una maggiore usabilità.

    Se avete installato il sistema operativo Ubuntu e venite da Windows, vi sarete senz’altro accorti di come manchino diverse funzionalità che nel sistema proprietario Microsoft sono incluse nell’installazione di base.
    Infatti, nel SO di Ubuntu, l’utente deve provvedere manualmente ad installare tutti i plugin di cui non si può fare assolutamente a meno, come ad esempio il codec di lettura per file mp3 e il plug-in di compressione/decompressione di archivi compressi RAR.

     

     

    9.- Zentyal (ex-eBox Platform) è un framework web utilizzato per la gestione della configurazione delle applicazioni web.

    Zentyal (ex-eBox Platform) è un framework web utilizzato per la gestione della configurazione delle applicazioni web.
    L'implementazione modulare consente di scegliere quali servizi configurare attraverso l'uso di eBox.
    Zentyal è un sistema operativo open source server based di facile gestione con un rapporto prestazioni costo davvero imbattibile. Zentyal è basato sulla piattaforma Ubuntu Linux, ha alle spalle un team di sviluppo rapido e affidabile.

     

     

    10.- Bellissimi sfondi di altissima qualità per Ubuntu.

    A spasso per il web ho trovato (usando Altavista e non Google, a proposito lo trovo molto meno "manipolato" a Altavista, non mi piace proprio la piega che sta prendendo il motore di ricerca di Mountain View, sempre trovi in primo piano le cose che a loro interessa mostrare) questi bellissimi sfondi di altissima qualità per Ubuntu.
    Per continuare con il commento anteriore il sito da dove ho presso questi sfondi è un sito lituano, specificamente Ubuntu Lituania. Non lo trovi mica facilmente usando Google. In Altavista lo trovi subido ai primi posti come deve essere. Negli altri caso sono reperibili sono le librerie, cioè il file Index of.....
    Fatevi una ragione. PPeccato perchè graficamente sono molto belli e chi si è preso la briga di lavorare gratuitamente e bene come tanti per Ubuntu si merita almeno di essere (ri)conosciuto.

    Se ti è piaciuto l'articolo , iscriviti al feed cliccando sull'immagine sottostante per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog:

    domenica 18 agosto 2013

    Debian Jr. Project mira a rendere Debian un sistema operativo che i bambini di tutte le età vorranno usare.

    Il progetto mira ad aiutare i bambini, e coloro che se ne prendono cura, ad ottenere il massimo in termini di utilità e divertimento dai propri sistemi Debian; ad aiutarli ad acquisire alcune delle capacità ed esperienze che hanno gli adulti e a passare a loro i nostri valori: il nostro amore per la libertà, il nostro apprezzamento per il software che funziona bene e il nostro forte senso di comunità.

    Ciò significa che il progetto non mira a diminuire o limitare Debian in modo da "addomesticarla" per i piccoli, ma a dare a loro il meglio di ciò che Debian ha da offrire in modo che possano crescere fino al punto di non aver più bisogno del nostro aiuto.

    Dietro ad ogni utente bambino di Debian, si presuppone ci sia almeno una persona più grande che usa Debian e che lo aiuta: una guida, un mentore, un genitore, un parente, un amico. Queste persone sono perciò anch'esse utenti del progetto.
    debian jr
    Sarebbe troppo facile trattarli come l'utenza principale; dopo tutto sono loro quelli che leggono questa pagina web, sono loro che installano e amministrano il sistema. Loro, tuttavia, hanno anche altri posti in cui ottenere supporto nella vasta comunità Debian e del software libero. Pensando a dove dover concentrare le energie del progetto, quindi, vengono considerati prima i bambini e poi le loro guide.

    Scopi di Debian Jr.

    Rendere Debian desiderabile per i bambini
    Lo scopo primario del progetto Debian Jr. è di rendere Debian un sistema operativo che i bambini vogliano usare. Questo implica una certa sensibilità sui bisogni dei bambini così come sono espressi dai bambini stessi. Come genitori, sviluppatori, fratelli maggiori, amministratori di sistema, dobbiamo tenere le orecchie e gli occhi aperti e scoprire cosa è che rende i computer desiderabili per i bambini. Senza avere chiaro questo, potremmo essere fuorviati nel tentativo di raggiungere obiettivi astratti come l'essere "amichevoli", la "semplicità", la poca "manutenzione" richiesta, o la "robustezza", che, mentre sono certamente scopi lodevoli per Debian in generale, sono troppo ampi per realizzare le esigenze e le preferenze specifiche dei bambini.

    Lavorare con altri progetti di sofware libero orientati ai bambini.
    Esistono già altri progetti (es. SEUL/edu, Kids Games, e LinuxForKids) che hanno scopi che si sovrappongono e combaciano con i nostri. Piuttosto che duplicare gli sforzi, dobbiamo collaborare con questi gruppi per assicurarci che Debian faccia il miglior uso possibile del loro lavoro e in cambio contribuisca a questi progetti. Il progetto Debian Jr. dovrebbe restare concentrato (ma non limitatamente) sugli obiettivi specifici di Debian, ma gli individui che collaborano a Debian Jr. sono incoraggiati a unirsi a questi altri gruppi, per quanto il tempo e l'interesse lo consentono.

    Applicazioni.
    Naturalmente, i bambini hanno esigenze e preferenze diverse dagli adulti riguardo alle applicazioni che decidono di usare. Alcune di esse saranno giochi, mentre altre saranno programmi di videoscrittura, editor di testo, programmi di disegno e simili. L'obiettivo è di identificare le applicazioni migliori disponibili in Debian che sono adatte ai bambini, innalzarne il numero creando pacchetti per quelle che non sono ancora in Debian e assicurarsi che le applicazioni scelte siano mantenute in buono stato. Un obiettivo da implementare è quello di produrre dei meta-pacchetti per rendere facile agli amministratori di sistema gruppi di applicazioni "amiche dei bambini". Un altro è di migliorare i nostri pacchetti in direzioni particolarmente rilevanti per i bambini; ciò può richiedere modifiche semplici, come riempire i buchi della documentazione mancante, o più complesse, che richiedono di lavorare con gli autori originali dei programmi.

    debian jr gnome packahes

    Gestione degli utenti e del sistema "a prova di bambino".
    L'idea non è necessariamente di implementare rigide misure di sicurezza. Questo è oltre i nostri compiti. Lo scopo è semplicemente quello di fornire agli amministratori di sistema la documentazione e gli strumenti per configurare il proprio sistema in modo che utenti naturalmente curiosi come i bambini non "danneggino" i loro account, prosciughino le risorse di sistema, o facciano altre cose che richiedono interventi costanti dell'amministratore di sistema. Questo è un problema che riguarda più i bambini che gli adulti, visto che essi tendono a esplorare il sistema e a spingerlo ai suoi limiti anche solo per vedere cosa succede. I problemi che ne derivano possono essere insieme divertenti e frustranti. Questo obiettivo ha a che fare col mantenimento del nostro equilibrio (e del nostro senso dell'umorismo) in qualità di amministratori di un sistema usato da un bambino.

    Imparare a usare il computer.
    L'obiettivo della "sicurezza" deve essere bilanciato con quello di permettere ai bambini di provare le cose (sì, anche di romperle) e di trovare soluzioni ai loro problemi. Imparare a usare la tastiera, l'interfaccia grafica, la shell e i linguaggi di programmazione, sono tutte cose per cui sia i genitori che i bambini hanno bisogno di essere indirizzati nella giusta direzione.

    Interfaccia utente.
    Scoprire e implementare interfacce sia grafiche che testuali che funzionino bene e che siano attraenti per i bambini. L'idea non è di re-inventare le interfacce grafiche, ma di aggiungere valore agli strumenti e pacchetti che già esistono (gestori di finestre, sistemi di menu, e così via), fornendo alcune configurazioni pre-selezionate che pensiamo vadano meglio per i bambini.

    Supporto alla famiglia.
    Dare ai genitori (e in alcuni casi ai fratelli maggiori) gli strumenti per aiutare i loro bambini (o fratelli) a imparare i computer e per porre limiti ragionevoli al loro accesso, guidandoli verso un uso indipendente del computer man mano che maturano. Per esempio, molti genitori saranno preoccupati di regolare l'accesso a internet per proteggere i loro bambini finchè non raggiungano un'età adeguata per trattare contenuti destinati agli adulti. La cosa importante da ricordare è che saranno i genitori a scegliere cosa pensano sia meglio per i loro bambini. Il gruppo Debian Jr. non farà questa scelta, ma aiuterà a fornire gli strumenti e la documentazione per aiutare i genitori in queste decisioni. Ciò detto, penso che questo obiettivo debba essere focalizzato più verso l'aspetto della "guida" che della restrizione, visto che la prima è un'attività positiva, mentre la seconda è negativa.

    Un sistema per i bambini.
    Se inizialmente il nostro scopo come amministratori di sistema è quello di creare sui nostri sistemi degli account per i bambini e di installare applicazioni adatte a loro, arriva sempre il momento in cui pensiamo di dargli un sistema tutto per loro. Un modo ambizioso di realizzare questo obiettivo sarebbe produrre un equivalente Debian dei computer "giocattolo" sul mercato oggi: molto colorati, pieni di immagini e di software interessante per i bambini di una certa fascia di età. È però importante tenere presente che questo dovrà sempre rimanere un sistema Debian, non una biforcazione dalla distribuzione Debian. Questo obiettivo è perfettamente raggiungibile attraverso il sistema di gestione dei pacchetti Debian (usando i meta-pacchetti, per esempio) e non dovrebbe essere necessario creare un nuovo ramo di sviluppo per produrre una "edizione bambini" di Debian.

    Port.
    Esistono già molte eccellenti applicazioni progettate per i bambini, o comunque piacevoli per loro, che vorremmo fossero portate per Linux. Possiamo aiutare a velocizzare la procedura, per prima cosa partecipando a questo progetto e dimostrando che Debian è una piattaforma adatta ai bambini, in secondo luogo attraverso iniziative individuali e collettive per convincere i distributori e gli autori di software a portare i loro prodotti anche per Linux. Se è possibile convincerli a rendere il loro software anche libero secondo le DFSG, tanto meglio.

    Internazionalizzazione.
    Anche se l'inglese può essere considerato un linguaggio "universale", non tutti i bambini lo parlano come madre lingua; e anche se l'internazionalizzazione dovrebbe essere fra gli obiettivi di Debian, i problemi di lingua sono amplificati quando si tratta di bambini. I bambini non vorranno usare Debian se manca il supporto per la loro lingua e troveranno più confortevole usare altri sistemi operativi che hanno un miglior supporto per la lingua. Dobbiamo tenerlo presente.

    Marketing & PR.
    Una volta che avremo qualcosa da mostrare, ma in verità anche nelle fasi iniziali di questo progetto, saremo sotto gli occhi del mondo (ho già ricevuto una email in privato da un giornalista). Dovremo certamente collaborare con press@debian.org per diffondere le notizie e per aiutare Debian e questo progetto ad avere il tipo di esposizione che vogliamo. So che molti di noi sono sviluppatori e tendono a dimenticarsi questi aspetti, o addirittura sono riluttanti ad occuparsene, ma se non teniamo in conto questo obiettivo fin dall'inizio, lasciamo questo ruolo ad altri, che possono essere meno accurati nel comprendere o rappresentare quello che facciamo.
    debian jr gcompris
    Se ti è piaciuto l'articolo , iscriviti al feed cliccando sull'immagine sottostante per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog:

    Guida all'installazione di Debian: cosa è Debian?

    Debian è un'organizzazione di volontari dedita allo sviluppo di software libero e alla promozione degli ideali della comunità del Free Software.

    Il progetto Debian è iniziato nel 1993, quando Ian Murdock pubblicò un invito agli sviluppatori di software a contribuire a una distribuzione completa e coerente basata sul relativamente nuovo kernel Linux.

    Quella banda relativamente piccola di entusiasti specializzati, originariamente finanziata dalla Free Software Foundation e influenzata dalla filosofia GNU, è cresciuta negli anni in una organizzazione di circa 951 sviluppatori Debian.

    Debian_one.png

    Gli sviluppatori Debian sono coinvolti in una varietà di attività inclusa l'amministrazione dei siti Web e FTP, il disegno grafico, l'analisi legale delle licenze software, la stesura della documentazione e, ovviamente, la manutenzione dei pacchetti software.

    Nell'interesse di comunicare la sua filosofia e attrarre sviluppatori che credono nei principi che Debian rappresenta, il Progetto Debian ha pubblicato numerosi documenti che sottolineano i suoi valori e servono come guida per cosa vuol dire essere uno sviluppatore Debian.

    • Il Debian Social Contract è una dichiarazione degli impegni di Debian verso la comunità del software libero. Chiunque sia d'accordo nell'attenersi al Social Contract può diventare un responsabile. Ogni responsabile può introdurre nuovo software in Debian — a patto che il software soddisfi i criteri di essere libero e che il pacchetto segua gli standard di qualità.
    • Le Debian Free Software Guidelines sono una chiara e concisa dichiarazione dei criteri Debian per il software libero. Le DFSG sono un documento che influenza molto il movimento del software libero e sono il fondamento della The Open Source Definition.
    • Il Debian Policy Manual è una specifica dettagliata degli standard di qualità del Progetto Debian.
    Gli sviluppatori Debian sono coinvolti anche in un certo numero di altri progetti; alcuni specifici di Debian, altri che coinvolgono una parte o tutta la comunità Linux. Alcuni esempi sono:

    • Il Linux Standard Base (LSB) è un progetto il cui scopo è quello di standardizzare il sistema base GNU/Linux, che dovrà permettere a sviluppatori software e hardware di terze parti di progettare facilmente programmi e device driver per Linux in generale, piuttosto che per una specifica distribuzione GNU/Linux.
    • Il Filesystem Hierarchy Standard (FHS) è uno sforzo di standardizzazione dell'organizzazione del file system di Linux. Il FHS dovrà permettere agli sviluppatori di concentrare i loro sforzi sul disegno dei programmi senza doversi preoccupare di come il pacchetto sarà installato sulle diverse distribuzioni GNU/Linux.
    • Debian Jr. è un progetto interno il cui scopo è quello di essere sicuri che Debian abbia qualcosa da offrire agli utenti più piccoli.
    Per maggiori informazioni su Debian si consultino le Debian FAQ.

    debian_livecd

    Se ti è piaciuto l'articolo , iscriviti al feed cliccando sull'immagine sottostante per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog: