Osirix è un programma potente e completo. Di base è un visualizzatore di immagini mediche perfettamente compatibile con lo standard DICOM; tuttavia definirlo così è riduttivo perchè permette di importare numerosi altri formati non medicali, compreso JPEG, AVI e QuickTime.
Sviluppato dalla Osirix Foundation è rilasciato, purtroppo, per i soli sistemi Apple sotto licenza LGPL3. Dal 2010 il team di sviluppo ha realizzato una versione del programma Osirix MD che rispetta le normative europee ed americane in materia di immagini medicali ricevendo la certificazione della FDA.
Dal punto di vista delle caratteristiche Osirix è un sistema completo, sia come visualizzatore d'immagini che come workstation PACS. Permette una visualizzazione 2D e 3D delle immagini con estensione alle sequenze temporali e temporali-funzionali utili nei rilevamenti diagnostici dinamici come cardio-TC e cardio-PET-TC.
OsiriX combina l'Open Source con le tecnologie chiave di Apple.
La ricerca per il trattamento delle immagini medicali è complessa, richiede tempo ed è spesso molto costosa, inoltre dispone di una vasta gamma di standards, di attrezzature e di software. Per di più, i ricercatori medicali possono trovarsi nell'impossibilità di condividere con facilità i dati con qualcuno dei colleghi che deve impegnarsi costantemente per migliorare le proprie conoscenze per emettere le diagnosi ed i trattamenti.
Due intraprendenti dottori in medicina hanno individuato questo problema ed hanno fornito una soluzione Macintosh-only denominata OsiriX cambiando così molte cose nel campo dell'esame e della valutazione di immagini condivise, dei dati di immagini medicali e delle visualizzazioni. E' potente, completamente integrato con molte applicazioni Apple ehardware, inoltre è open source, in questo modo altri potranno contribuire all'espansione e al perfezionamento del programma. Infine, è liberamente a disposizione per il download e per l'uso.
Durante gli ultimi 20 anni, il trattamento delle immagini medicali si è via via spostato dall'analogico verso il digitale, una transizione che ha fornito molti benefici ma che ha presentato anche nuove sfide. Con MRI, CT ePET i dispositivi di esplorazione producono immagini con dimensioni di gigabyte, spesso con insiemi che consistono in centinaia o persino in migliaia di immagini, soltanto quei medici che hanno accesso alle costose workstations potrebbero pertanto usare i dati di questi dispositivi di esplorazione.
Verso la fine del 2003, questi pensieri erano ben presenti nella mente del Dott. Osman Ratib, professore e vice-preside per i sistemi d'informazione presso il Dipartimento delle Scienze Radiologiche all'UCLA*. Il Dott. Antoine Rosset, un radiologo dell'università di Ginevra ed ex studente del Dott. Ratib, arrivava all'UCLA al seguito del collega, dopo aver fatto un anno da ricercatore, e per entrambi fu subito chiaro stabilire quale direzione avrebbero dovuto prendere le ricerche intraprese dal Dott. Rosset.
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