giovedì 28 maggio 2009

Rock Linux è un kit di costruzione (distribution build kit) per crearsi la propria distro

Rock Linux è un kit di costruzione (distribution build kit) per crearsi la propria distro, o in altre parole, un insieme di strumenti software

Disponibile in multipiattaforma. Ideale per amministratori di sistema

Gli sviluppatori delle distribuzione sorgente ROCK Linux hanno rilasciato un nuovo Live CD - una versione x desktop con KDE 3.4.3, costruita con la versione di sviluppo attuale di ROCK Linux.

La selezione corrente dei packages usa il template 'minimal desktop', ke incorpora un completo desktop KDE e altre applicazioni, come MPlayer, xine, etc. Naturalmente questa scelta può essere cambiata a seconda delle proprie necessità.

E' usato SquashFS ed è supportata la possibilità di scrittura. Maggiori dettagli sono disponibili sulle pagine del progetto (in inglese). Download: livecd-x86-pentium-mmx-rev6454.iso (405MB).


Riportiamo le principali caratteristiche direttamente dall'Home Page del progetto

This page contains documentation and troubleshooting advice for administrators of ROCK Linux based distributions, for distribution builders, ROCK developers and distribution developers.

A short overview of ROCK Linux and its features is given in What is ROCK.

* What is ROCK?
o Mission Statement
o ROCK Philosophy
o Development Tree Trunk
+ Bootdisk Target
+ Crystal ROCK
+ Generic ROCK
+ Live CD
+ Diet Libc ROCK
o Releases
+ Release Candidates
+ Release Candidate Bugs
o Stable Tree 2.0 (discontinued)
+ Build Boot Strap
+ Crystal Emu
+ Rescue System
o Which Tree Do I Have
o Getting ROCK Linux
+ Binaries
+ Source

If you have installed a ROCK based distribution like Crystal ROCK you will find these pages useful:

* Administrators
o Installation
+ Installation using CD
+ Installation using PXE
+ Installation from the Internet
+ Installation using the rescue system
+ Installing ROCK Linux on a Soekris Router
+ Extras
# Root on LVM
# Root on RAID
# Encrypted Root
o Package Management
+ Installing Packages
+ Removing Packages
+ Updating Packages
+ Adding Third Party Software to the ROCK Linux Package Management
+ Online File Search With Sonar
o System Configuration
+ Using Stone
+ Network Configuration
+ FreeNX Configuration
o HowTo...
+ How To Get The Epson Perfection 3170 Photo Scanner To Work
+ How To Install And Setup the ATI Proprietary Display Driver
+ How To Install And Setup the NVIDIA Proprietary Display Driver
+ How To Install the same package twice

If you want to change, enhance or adapt ROCK for your personal or commercial use there are many, many things you can do:

* Distribution Builders
o Building ROCK Linux
+ Doing Cluster Builds
+ Cross Compiling
+ Pseudo Native Compiler
o Creating Bootable ISOs
o Testing Distributions With QEMU
* ROCK Developers
o Creating Packages
+ Package Forking
+ Package Splitting
+ Desktop Files
+ Postinstall Scripts
+ Package Files Reference
o Updating Packages
o The Various ROCK Build Wrappers
o Writing stone Plugins
o Submitting Patches
o The ROCK Linux Hacking HowTo
+ ROCK Linux Directory Tree
+ Build- And Other Scripts
+ Configuration System
+ Packages
+ Targets
+ Architectures
* Distribution Developers
o Changing The Package Selection
o Create Your Own Distribution

If you run into trouble, these pages will be helpful:

* Troubleshooting
o Compile Problems
+ Broken Compiler Optimizations
+ Gnome Compile Problems
+ Building On Ubuntu
o Installation Problems
o Add Your Questions Here

Download:

Sources or Binaries?

The ROCK Linux source code as well as pre-built (binary) distributions are available for download.

Getting Sources

The ROCK Linux source code is available from our central subversion repository. You can find it, along with an overview of ROCK Linux related subversion repositories and usage documentation, here: http://www.rocklinux.net/svn.html

You can also browse the repositories online by following the HTTP or HTTPS links on this page.

Releases contain a tarball of the revision the release was made at.

Patches waiting for application to the ROCK Linux source tree, as well as applied and discarded patches, are listed on our SubMaster web page: https://www.rocklinux.net/submaster/

Getting Binaries

Usually, ROCK Linux based distributions have their own way of distributing binaries. Have a look at their respective pages in the Distribution Portal.

CD/DVD ISO Images

You can find most ISO images of ROCK Linux bootdisk, Crystal, and LiveCD distributions at http://isos.rocklinux.org/.

Torrent Files

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mercoledì 27 maggio 2009

USB Adsl Modem Manager, Client per effettuare connessioni di rete mediante modem ADSL

Client per effettuare connessioni di rete mediante modem ADSL dotati di interfaccia USB, notoriamente quelli più ostici da far funzionare con GNU/Linux.

Ubuntu ,ad esempio, supporta alla perfezione praticamente tutti i modem ethernet, lo stesso purtroppo non si può dire per quelli USB. La maggior parte dei driver dei modem ADSL USB sono infatti proprietari e il processo d’installazione può risultare difficile, soprattutto per chi è alle prime armi.

Ora però grazie a Steven Harper, un programmatore inglese, le cose stanno cambiando. Harper ha infatti sviluppato USB ADSL Modem Manager, un software che consente agli utenti Ubuntu (e derivati) di accedere facilmente alla rete con i modem ADSL USB. Purtroppo per ora l’unico modem supportato è lo Speedtouch 330 nelle sue varie versioni.


Per installarlo basta scaricare da qui il pacchetto deb per la propria distribuzione. Non esiste ancora un pacchetto per Kubuntu 64-bit. Una volta installato lo trovate nel menù Applicazioni->Internet->USB ADSL Modem Manager. Nella finestra principale, selezionate la lingua italiana, mettete i dati del vostro internet account e il tipo di autenticazione. Nella sezione Vp e Vc dovete inserire quelli del vostro paese, quelli italiani dovrebbero essere rispettivamente 8 e 35. Qui comunque c’è una tavola competa dei codici dei vari stati.

Installing USB ADSL Modem Manager
Use the Debian Package Checked into SVN

It couldn't be easier visit the SVN release directory http://www.squeezedonkey.com/svn/linux/trunk/releases/

Then download and run .deb file


A new Menu Item will appear in Your Ubuntu main menu

Click on Applications | Internet | USB ADSL Modem Manager


If you have problems and want to see some debug then start it from a Terminal

  • this section will Open a Terminal

to do this on Your Ubuntu main menu

Click on Applications | Accessories | Terminal

Click here for a Demonstration

  • this section start the application

copy and paste this command into the terminal window, then hit

usbadslmodemmanager

Install & Run Manually

Only try this if you are an Advanced User

  • this section will Open a Terminal

to do this on Your Ubuntu main menu

Click on Applications | Accessories | Terminal

Click here for a Demonstration

  • this section will install subversion

copy and paste this command into the terminal window, then hit , you will be prompted for the root password

sudo apt-get install subversion

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Webmin è un programma per la gestione di un server tramite interfaccia web

Webmin è un software Open Source che mette a disposizione un'interfaccia grafica web-based per l'amministrazione remota di sistemi operativi di tipo Unix-like e quindi anche di GNU/Linux.

Webmin si compone di un piccolo server web e da un numero elevatissimi di script CGI scritti in Perl che sono in grado di operare direttamente sui file di sistema come /etc/inetd.conf oppure /etc/passwd.

Utilizzando un qualsiasi browser che supporti form e tabelle (e Java per il modulo File Manager di Webmin), l'utente può controllare e gestire con estrema semplicità tutti i vari aspetti del server, dalla gestione degli utenti, alla schedulazione del backup, alla gestione e configuazione dei vari server come Apache, DNS, DHCP, LDAP, MySQL, gestire e configurare le periferiche di rete e tanto altro ancora.

Ultima versione stabile: Wemin 1.4.90

Unix tar/gzip format
http://prdownloads.sourceforge.net/webadmin/webmin-1.490.tar.gz 14M

RPM suitable for Redhat, Fedora, CentOS, SuSE or Mandrake Linux
http://prdownloads.sourceforge.net/webadmin/webmin-1.490-1.noarch.rpm 15M

Debian package suitable for Debian, Ubuntu or other derived Linux
http://prdownloads.sourceforge.net/webadmin/webmin_1.490_all.deb 14M

Source RPM suitable for Redhat, Fedora, CentOS, SuSE or Mandrake Linux
http://prdownloads.sourceforge.net/webadmin/webmin-1.490-1.src.rpm 14M

Solaris package format
http://prdownloads.sourceforge.net/webadmin/webmin-1.490.pkg.gz 14M

Minimal version of Webmin, Unix tar/gzip format

http://prdownloads.sourceforge.net/webadmin/webmin-1.490-minimal.tar.gz 1.6M


Tutte le recenti versioni di WebMin sono rilasciate sotto una licenza di tipo BSD che ne consente la libera distribuzione e modifica per scopi sia commerciali che non-commerciali.

In data 14/072009 Webmin ha rilasciato l'ultima versione 3.69 di Virtualmin.

Webmin supporta un gran numero di sistemi operativi e moltissime distribuzioni GNU/Linux.

Interfaccia web per amministrare un sistema GNU/Linux da remoto. E' sufficiente installare Webmin sul computer, e collegarsi a questo da un'altro PC mediante un browser. Da qui è possibile amministrare la macchina in ogni suo aspetto, dagli utenti ai servizi, fino alla configurazione dell'hardware

Prima dell'installazione

Webmin come abbiamo detto è un'applicazione web e come tale risulta potenzialmente insicura, specie se l'utente decide di operare attraverso il protocollo http. In questo caso infatti le informazioni viaggierebbero in chiaro e sarebbero tutte potenzialmente soggette a sniffer. Fortunatamente Webmin mette a disposizione il supporto per il protocollo https che offre un buon livello di crittografia e maggiori garanzie in termini di sicurezza rispetto ad http. Per poter sfruttare il protocollo https è necessario installare la libreria Perl SSLeavy (il nome del paccehtto da installare è libnet-ssleay-perl) prima di procedere con l'installazione vera e propria di Webmin.

Installazione di Webmin

L'installazione di Webmin avviene scaricando i sorgenti dal sito ufficiale. Terminato il download dell'archivio tar.gz portiamoci all'interno della directory contenente tale file e procediamo come segue:

tar zxvf webmin-VERSIONE.tar.gz

Terminata la decompressione dell'archivio otterremo una directory chiamata "webmin-VERSIONE", entriamo in questa directory e lanciamo lo script di installazione:

cd webmin-VERSIONE
./setup.sh

Lo script di setup è una procedura interattiva che pone all'utente alcune domande per la configurazione di Webmin. Ecco di seguito come prosegue l'installazione di Webmin.

Arrivati a questo punto l'installazione di Webmin è completata e dovrebbe apparirci un messaggio simile al seguente, che ci invita a far puntare il nostro browser all'indirizzo specificato per aprire Webmin

Webmin has been installed and started successfully. Use your web browser to go to
https://192.168.0.1:10000/
Accesso a Webmin

Se l'installazione è terminata correttamente Webmin sarà accessibile attraverso un qualsiasi browser (es:Firefox) semplicemente digitando l'URL comunicatoci al termine dell'installazione. Nel caso sopra riportato per accedere a Webmin è sufficiente aprire il proprio browser, inserire nella barra degli indirizzi https://192.168.0.1:10000/. Essendo in questo caso abilitato il supporto al protocollo SSL ad ogni accesso verrà richiesto di accettare il certificato di protezione. Accettato questo certificato ci verrà mostrata la maschera di login per accedere a Webmin.

Features

* The list of Unx users from the Users and Groups module
* Creating a Unix user in the same module
* Listing mounted filesystems on Linux
* Managing NFS exports on a Linux system
* Editing disk quotas for a Unix user
* Viewing local disk partitions on Linux
* Editing a system bootup script which starts Apache
* Viewing running processes
* Viewing the details of an installed RPM package
* Managing system log files
* Editing the details of a network interface
* Adding a Linux firewall rule
* Setting the system time and timezone
* Adding a new printer using CUPS
* Listing installed Perl modules
* Setting up disk space monitoring
* Editing the configuration of an Apache virtual host
* Managing records in the DNS domain
* Configuring a DHCP server
* Creating a new Majordomo mailing list
* Managing tables in a MySQL database
* Managing databases in a PostgreSQL server
* Viewing Sendmail email aliases
* Configuring an SSH server
* Sharing a new directory to Windows clients with Samba
* Configuring network settings for the Squid proxy server
* Creating a new Procmail email filtering rule
* Webmin configuring itself!
* Creating an extra Webmin login with limited permissions
* Setting up a scheduled backup
* Configuring a system to talk to an LDAP server
* Managing users in an LDAP database
Personalizzazione del software.

La struttura del programma è del tutto modificabile. Dal menu Webmin / Configurazione di Webmin/Modifica categorie possiamo creare nuove categorie o modificare le esistenti. Da Webmin / Configurazione di Webmin/ Riassegna modulo possiamo assegnare i moduli alle categorie desiderate.

Se vogliamo aggiungere nuovi moduli utilizziamo il menu Webmin / Configurazione di Webmin / Moduli Webmin. Solitamente si tratta di file con estensione .wbm che possono essere caricati o raggiunti via ftp o http. È possibile naturalmente anche rimuovere i moduli che non utilizziamo. Se le descrizioni dei moduli non ci sembrano soddisfacenti sostituiamole con altre più calzanti selezionando Webmin / Configurazione di Webmin / Titolo del modulo. Queste sono solo alcune delle possibili operazioni che ci consentono di trasformare Webmin a nostra immagine e somiglianza.

Vale la pena spendere qualche parola anche sulla gestione utenti. Webmin non contempla il solo accesso come root, ma prevede una specifica sezione Webmin / Utenti Webmin. Dall'interfaccia di amministrazione è possibile assegnare ai singoli utenti o gruppi uno o più moduli. Potremo in tal modo delegare ad altre persone la configurazione di alcuni aspetti del server, magari quelli meno delicati.

Utenti e gruppi di sistema ed utenti e gruppi di Webmin possono essere entità completamente distinte oppure possiamo impostare delle regole di sincronizzazione che li mantengano allineati da Webmin / Utenti Webmin / Configura la sincronizzazione utenti Unix. Possiamo anche decidere di importare alcuni utenti di sistema con Webmin / Utenti Webmin / Converti gli utenti Unix ad utenti Webmin.

Screenshots











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Toribash 3 è un gioco appassionante, per i patiti di arti marziali, splatter e anatomia umana.

Toribash3, un gioco appassionante, per i patiti di arti marziali, splatter e anatomia umana.

Consiste nel combattimento tra due “manichini” con la caratteristica articolare e muscolare del corpo umano, consente di mettere in pratica movenze molto reali e conseguentemente varie tecniche usate anche nelle arti marziali, grazie alla capacita’ di flettere, rilassare o contrarre i muscoli piu’ importanti.

Il gioco e’ completamente gratuito, la registrazione non e’ obbligatoria.


Ha un ricco numero di Mods (gia’ all’interno del gioco) che variano la morfologia dei manichini, le regole della fisica, o consente il combattimento con armi.

Non scoraggiatevi subito, perche’ non e’ di facile approccio, pero’ una volta che si sono assimilati i movimenti piu’ importanti lo spettacolo e il divertimento sono assicurati. Quando vi sentirete pronti c’e’ la sezione multiplayer con varie rooms rispettive ai Mods piu’ divertenti.

Dalla Svezia con la fisica, e miliardi di mosse per arti marziali reali o completamente folli! Toribash è simulatore di lotta che consente una libertà di movimento così impressionante che al confronto le scene di lotta di Matrix e KillBill sembrano scazzottate di spaghetti western all'italiana.

Decapitazioni, sangue che schizza a litri, e due manichini al gusto "Made in Singapore" che se le danno di santa ragione sconfinando nelle movenze più assurde e spettacolari.

Toribash è incredibile da vedere (caricando le mosse presenti nel gioco, i "Replays") e divertente da giocare, tenendo presente che l'azione va "costruita" mano a mano, con pazienza e, perché no?, logica, utilizzando il mouse e cliccando sulle varie giunture e pezzi del corpo che possono rilasciarsi, contrarsi, tendersi e quindi insomma... muoversi!

Tutt'altro che facile comprendere e realizzare le prime mosse, anche semplici semplici, ma per fortuna durante la creazione delle movenze è visibile una specie di "giocatore fantasma" che si sovrappone al proprio lottatore e che mostra in tempo reale il risultato dei vari clic sui vari arti mano a mano che si costruiscono tutte le fasi dell'azione. Una specie di anteprima 3D in movimento delle assurde e folli acrobazie distruttive operate dai due sadici picchiatori.

L'azione, beninteso, non è in tempo reale ma a turni tra i due giocatori (anche in multiplayer): il divertente uso della fisica pìù o meno realistica (è realistico staccare una gamba lanciando la propria testa insanguinata?) fa di Toribash un imperdibile passatempo da giocare, approfondire ed ammirare.

Ogni singolo movimento è sempre differente dagli altri, così come la reazione del corpo intero e dell'altro corpo da "stendere". Non c'è niente di predefinito, Toribash è una miniera infinita di movenze spettacolari pronte ad essere inventate e viste in azione.

Il gioco è disponibile per Windows e OsX in prova gratuita, e la versione completa e senza limiti costa circa 20$ con sconti se si acquistano più licenze.

Wikipedia nella pagina dedicata a questo gioco originale e divertentissimo si spertica in lodi e dati tecnici, e viene elencato come download consigliato dal sito Apple mentre il ricco ed interessante sito Fun-Motion lo racconta entusiasticamente, con tanto di video che mostra una azione di lotta, oltre ai video e schermate presenti sul sito originale del programma nella pagina "Media", con tanto di brevi Tutorial per le mosse più semplici. Calci, pugni e salti. Tutto il resto è Toribash! Con sfondi di scrivania disponibili per i fan dei mitici lottatori.

in dal tempo dei primi giochi bidimensionali i giochi picchiaduro a incontri hanno sempre riscosso una certo successo: senza dubbio i tre giochi più rappresentativi appartenenti a questa categoria sono Tekken, Mortal Kombat e Street Fighter.

Tutti e tre sono inoltre prossimi alla presentazione di nuovi rilasci: abbiamo parlato recentemente sul nostro blog di Tekken 6, Mortal Kombat VS DC Universe e Street Fighter IV.

Lo scopo di questa tipologia di giochi, come ben sappiamo, è piuttosto semplice: sconfiggere, in un testa a testa, tutti i nemici che si presentano al nostro cospetto incontro dopo incontro.

Il modo per raggiungere questo obiettivo è però piuttosto variegato dal momento che gli sviluppatori di tali videogiochi mettono a disposizione una lunga serie di mosse ottenibili tramite combinazione di tasti più o meno difficili e che possono infliggere colpi più o meno pesanti agli avversari.

Il gioco di cui parliamo oggi, pur non disponendo ancora di tutte le caratteristiche introdotte nel corso degli anni dai giochi più blasonati, risulta piuttosto innovativo dato che presenta un approccio diverso da quello comune: Toribash ha un sistema di gestione dei movimenti personaggio che offre la possibilità di creare delle mosse incredibili, il cui unico limite sarà la vostra fantasia (e se non ci credete date un’occhiata ai video in basso).

Non sarete vincolati a delle mosse dettate dai manuali o riportate tra trucchi e soluzioni ma sarete liberi di crearne di personali dopo aver imparato il sistema adottato dal gioco.

Toribash è disponibile gratuitamente per i più comuni sistemi operativi (sul sito ufficiale ne è presente una versione per Windows, Mac OS X e Linux).

Il ppicchiaduro si gioca online: dopo aver installato il gioco ed avviato la registrazione è tutto pronto per iniziare a sfidare altri utenti registrati: la vittoria di ogni incontro dà diritto all’acquisizione di punti utili per scalare le classifiche ed ottenere riconoscimenti di merito la cui classificazione è effettuata in Dan (il decimo Dan è il più prestigioso).

Sul sito è presente anche uno store che offre la possibilità di personalizzare il proprio personaggio in base ai propri gusti.

Download

i386 (Intel/AMD 32bit)

AMD64/EM64T (Intel/AMD 64bit)

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lunedì 25 maggio 2009

Slackware è una distribuzione GNU/Linux tra le più longeve, che tende a essere essenziale ed elegante.

Slackware è una distribuzione GNU/Linux tra le più longeve. Fu creata da Patrick Volkerding, allora studente, che utilizzò come base la distribuzione Softlanding Linux System, e venne pubblicata per la prima volta il 16 luglio 1993 sul newsgroup comp.os.linux.

Il nome "Slackware" deriva dal termine "Slack", come definita dalla Chiesa del SubGenio.


Slackware tende a essere essenziale ed elegante. Se da una parte in molti approvano la scelta di escludere alcuni programmi e di adottare utilità semplificate in nome di snellezza e stabilità del sistema, altri tendono a sentire la mancanza di strumenti di configurazione a interfaccia grafica e di un sistema di pacchettizzazione più avanzato dell'essenziale set di strumenti chiamato pkgtool (forma contratta di Slackware Package Tool).


Essendo stata concepita per essere più unix-like possibile, Slackware è considerata un ottimo modo per imparare il funzionamento di GNU/Linux, tanto che i suoi estimatori usano dire: "When you know Slackware, you know Linux... when you know Red Hat, all you know is Red Hat." ("Quando conosci Slackware, conosci Linux... quando conosci Red Hat, conosci solo Red Hat.").


Aggiornamenti (via Distrowatch):

Slackware Linux Following a large number of updates, the Slackware "current" tree has now become release candidate 1 (RC1) for the upcoming Slackware Linux 13.1: "We will call this update Slackware 13.1 RC1. With this, the kernel, compiler, and glibc versions are 'golden', and everything is pretty much ready to release. Last call for bug reports..." Some of the recent updates include Linux kernel 2.6.33.4, GCC 4.4.4, CUPS 1.4.3, Emacs 23.2 and GNU Diffutils 3.0. Several security and bug fixes have also been added: "Fixed Apple USB keyboard support. Added missing BCM57* firmware. Scan /dev/sr0 first when looking for CD/DVD, not the old IDE device." For a detailed list of all changes please see the full changelog.

Unofficial installation DVD images of Slackware "current" (built on 11 May) are available for download from here: slackware-current-11_May_2010-DVD.iso (1,906MB, MD5), slackware64-current-11_May_2010-DVD.iso (1,840MB, MD5)

Se vuoi installare Slackware hai due alternative: comprarla, o scaricarla da internet.

Se vuoi comprare il CDSET ufficiale puoi ordinarlo visitando lo store italiano (UPDATE: lo store al momento non è più disponibile), o direttamente dallo slackware store americano. Comprando Slackware supporti attivamente il suo sviluppo e il mantenimento.
Download:

ItalyEutelia1*STM1, 1*E3, 2*E1 http ftp rsync
ItalyUniversita' degli studi di NapoliUnknown http ftp rsync


Se vuoi scaricare Slackware, puoi fare un giro su uno dei tanti mirror ufficiali (la lista qui sotto).
Inoltre puoi anche scaricare Slackware con un client bittorent, se lo desideri.

Slackware è una distribuzione GNU/Linux tra le più longeve. Fu creata da Patrick Volkerding, allora studente, che utilizzò come base la distribuzione SLS, e venne pubblicata per la prima volta il 16 luglio 1993 sul newsgroup comp.os.linux.

Il nome "Slackware" deriva dal termine "Slack", come definita dalla Chiesa del SubGenio

Slackware tende a essere essenziale ed elegante. Se da una parte in molti approvano la scelta di escludere alcuni programmi e di adottare utilità semplificate in nome di snellezza e stabilità del sistema, altri tendono a sentire la mancanza di strumenti di configurazione a interfaccia grafica e di un sistema di pacchettizzazione più avanzato dell'essenziale set di strumenti chiamato pkgtool (forma contratta di Slackware Package Tool).

Essendo stata concepita per essere più unix-like possibile, Slackware è considerata un ottimo modo per imparare il funzionamento di GNU/Linux, tanto che i suoi estimatori usano dire: "When you know Slackware, you know Linux... when you know Red Hat, all you know is Red Hat." ("Quando conosci Slackware, conosci Linux... quando conosci Red Hat, conosci solo Red Hat.").

Versioni

Slackware-12.2

La seconda versione del 2008 include il kernel 2.6.27.7, GCC 4.24, Apache 2.2.10, PHP 5.2.8. Le interfacce grafiche disponibili sono KDE, versione 3.5.10, e Xfce, versione 4.4.3.

Slackware-12.1

Il 1 maggio 2008 Patrick Volkerding rilascia la prima versione di Slackware dell'anno che include il kernel 2.6.24.5 (patchato), GCC 4.2.3, XOrg 7.3, KDE 3.5.9 e Xfce 4.4.2. Non trova ancora spazio nella distribuzione più longeva di tutte KDE 4 che, come annunciato da Volkerding, entrerà molto probabilmente nella prossima release. Una nota abbastanza curiosa di questa release è l'inserimento di uno sfondo targato Slackware al boot loader LILO; PJV non aveva mai inserito fino a questo momento il logo Slackware nella sua creatura. È evidente inoltre il lavoro, non solo di Volkerding, ma anche di uno Slackware Team.


Slackware-13.0

La nuova versione del 2009 include il kernel 2.6.29.6, GCC 4.3.3, Apache 2.2.13, PHP 5.2.10. Le interfacce grafiche disponibili sono KDE, versione 4.2.4, e Xfce, versione 4.6.1.

Slackware-12.2

La seconda versione del 2008 include il kernel 2.6.27.7, GCC 4.24, Apache 2.2.10, PHP 5.2.8. Le interfacce grafiche disponibili sono KDE, versione 3.5.10, e Xfce, versione 4.4.3.

Slackware-12.0

Il 2 luglio 2007 si assiste al rilascio della dodicesima versione di Slackware. Per la prima volta il kernel di default è della famiglia 2.6 (precisamente trattasi del 2.6.21.5). Il server grafico XOrg viene aggiornato alla versione modulare. Tra le modifiche degne di nota, l'introduzione di HAL, di Apache 2.2.4 , PHP 5.2.3 e toolchain GCC 4.1.2.

Slackware-11.0

Il 2 ottobre 2006 viene rilasciata la versione 11.0, con kernel di default 2.4.33.3. È possibile scegliere anche le versioni 2.6.17.13 e 2.6.18 durante l'installazione.

Slackware-10.2

Il 15 settembre viene annunciata al mondo la seconda versione di Slackware del 2005. Non si tratta di una release particolarmente innovativa, ma piuttosto di mantenimento, in vista di una 11.0 che dovrebbe portare, da quanto reso noto dalle prime indiscrezioni, l'adozione del nuovo kernel 2.6. Nella 10.2, infatti, è ancora usato come predefinito un kernel della serie 2.4 (il 2.4.31 per la precisione). Tra gli altri applicativi, spiccano KDE 3.4.2, Xfce 4.2.2, Firefox e Thunderbird 1.0.6, e il server grafico X11R 6.8.2. Come previsto, dalla distribuzione è stato escluso GNOME.

Slackware-10.1

Il 6 febbraio 2005, con un annuncio sul sito ufficiale, Patrick Volkerding annuncia la nuova Slackware-10.1. Dopo un periodo piuttosto critico, il ramo della "current" è sufficientemente stabile da poter essere rilasciato. Questa nuova release, ha come kernel predefinito la versione 2.4.29, lasciando la versione 2.6.x come scelta opzionale. Alla 10.1, nei piani di sviluppo di Slackware, seguirà una rinnovata versione 11, che prevede la migrazione al kernel serie 2.6 e l'abbandono di Gnome (che continuerà però ad essere mantenuto dal gruppo di Dropline, e da altri due progetti, GSB e Gware al di fuori della release ufficiale).

Slackware-10.0

È la precedente versione stabile rilasciata (uscita il 23 giugno 2004) che include, tra le altre cose, il supporto per ALSA, GCC 3.3.4 (con la versione 3.4.0 disponibile nella cartella /testing), il kernel Linux 2.4.26 (ma anche il supporto per il 2.6.7, fornito nella cartella /testing), X11R 6.7.0 (nella fattispecie, la versione di X.Org), Mozilla 1.7, GNOME 2.6.1 e KDE 3.2.3.



Progetti Slackware:

SPI - Slackware Packages Inspector

SPI è uno strumento da riga di comando che fornisce informazioni e caratteristiche sui pacchetti Slackware, installati o no, nel vostro sistema. La mia idea era di creare uno strumento efficiente, in modo da aumentare la conoscenza del proprio sistema e fornire un certo grado di automazione nel processo di installazione del software, nella più classica filosofia Slackware.


SCLOG - Slackware ChangeLog Monitor

SCLog è un piccolo tool per GNOME rilasciato sotto licenza GPL che semplifica la vita a chi, come me, ha il vizio di controllare il ChangeLog della Slackware current un po' troppo spesso. Una volta impostato un timeout e l'indirizzo dal quale scaricare il ChangeLog, SCLog provvederà periodicamente a controllare la presenza di aggiornamenti e, nel caso fossero presenti, modificherà l'icona visualizzata nella tray area mostrando un punto esclamativo su fondo rosso.

Autore: Luca Cavalli

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martedì 5 maggio 2009

Zenwalk (precedentemente chiamata MiniSlack) con particolare attenzione alle applicazioni internet.

Zenwalk Linux (precedentemente chiamata MiniSlack) è una distribuzione GNU/Linux originariamente basata sulla Slackware creata da Jean-Philippe Guillemin. Sin dalla sua creazione si è tuttavia notevolmente distaccata dalla Slackware sotto molti aspetti, ha mantenuto però la compatibilità con i pacchetti binari.

Zenwalk si propone come distribuzione multi-uso con particolare attenzione alle applicazioni internet, alle applicazioni multimediali e agli strumenti per lo sviluppo. Inoltre, Zenwalk possiede molti strumenti specializzati, progettati sia per chi comincia sia per gli utenti esperti, che permettono di configurare il sistema sia attraverso la linea di comando sia in ambiente grafico.


Non pensiate che Zenwalk sia difficile da usare perché basata su Slackware. Innanzitutto, è una distro dotata di moltissimi pacchetti precompilati facilmente accessibili on line. Inoltre la lettura di un breve, ma completo manuale è più che sufficiente per cominciare a usarla (peccato non ci sia in italiano però).

Una distro da provare per capire quanto sia distante l’assunto “Slackware è difficile” o quello “Slackware è solo per gente che compila ogni pacchetto”. D’altra parte, degli strumenti disponibili per una gestione semplificata dei pacchetti su questa distro ci eravamo già occupati.

Attenzione se volete provarla. La distribuzione live è ancora ferma alla versione 6.0.1, dovete quindi installarla su una macchina virtuale o con Unetbootin (che però non vi fornisce l’utlima versione, scaricate e usate l’immagine iso). Inoltre, nel caso si presentasse un segmentation fault per Icecat, Icedove e OpenOffice, basta aggiornare i pacchetti tramite Netpkg.

Zenwalk Standard Edition

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Aggiornamenti (via Distrowatch):

Zenwalk Linux Jean-Philippe Guillemin has announced the availability of the first beta release of Zenwalk Linux 7.0, a Slackware-based distribution with a pre-configured Xfce desktop. The version comes with the recently-released Xfce 4.8.0. From the release announcement: "Zenwalk Linux 7.0 beta is ready for testing. Zenwalk 7.0 will be a milestone in the evolution of the distribution. At user level, the Xfce desktop environment has been updated to the brand new 4.8.0 version, providing many improvements and new features. Coming with a new VFS, Xfce 4.8.0 allows CIFS and SFTP shares browsing through the file manager, making it mostly feature-equivalent to GNOME while still a lot faster. The new panel has good support for transparency, and is packaged with many plugins out of the box. At system level Zenwalk 7.0 beta comes without HAL, which has been completely replaced by udev/GIO."

The installation CD image is available for download from here: zenwalk-7.0BETA1.iso (554MB, MD5).


Ultime versioni pubblicate
:

• 2011-01-22: Development Release: Zenwalk Linux 7.0 Beta 1
• 2010-08-26: Distribution Release: Zenwalk Linux 6.4 "Live"
• 2010-06-20: Distribution Release: Zenwalk Linux 6.4 "Core"
• 2010-06-11: Distribution Release: Zenwalk Linux 6.4 "GNOME"
• 2010-05-27: Distribution Release: Zenwalk Linux 6.4
• 2010-03-30: Development Release: Zenwalk Linux 6.4 Beta

screenshot

Zenwalk Core Edition

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Screenshots.



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Game: FooBillard



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Game: Wormux



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