1.- Tre diverse soluzioni per ripristinare il Grub.
Questa guida contiene tre diverse soluzioni per ripristinare GRUB a causa di:
Primo metodo
Il primo metodo è una procedura molto semplice e prevede l'utilizzo del terminale. Questa procedura dovrebbe funzionare a patto che la struttura delle partizioni del disco contenente GRUB non sia stata modificata tramite programmi come gparted, Norton Partition Magic: in tal caso è necessario controllare il file /etc/fstab.
2.- Top Ten degli articoli più letti del mese: Marzo 2013.
Arch Linux è una distribuzione creata da Judd Vinet, che supportò il progetto fino al 1 ottobre 2007, secondo la filosofia KISS (Keep It Simple, Stupid). Inizialmente ispirata a CRUX, Arch Linux è leggera, veloce, estremamente scalabile e adattabile alle proprie esigenze.
Proprio per la sua filosofia minimalista, non incorpora nessuno strumento di configurazione automatica; per questo non è indicata per i nuovi utenti di Linux, o coloro che non adorano avere a che fare con la shell di comando.
Tra i suoi obiettivi c'è la leggerezza, e per questo motivo sono state eliminate alcune porzioni di sistema come /usr/doc e le pagine info, considerate inutili, dato che le stesse informazioni possono essere ottenute sulla rete.
Arch Linux offre un package manager molto semplice, ma estremamente comodo. I pacchetti binari (disponibili ufficialmente per architetture i686 e x86-64) sono gestiti grazie a pacman (sigla per PACkage MANager), che lavora sia scaricando le ultime versioni dai server, sia come tool di rimozione, aggiornamento ecc.. Per chi dovesse conoscere Debian, pacman riassume le principali funzionalità di dpkg e apt-get.
3.- SliTaz un desktop completo stipato in soli 30 mega.
SliTaz GNU/Linux è una distribuzione Linux. Il progetto è stato iniziato nel 2006 da Christophe Lincoln. Questo sistema operativo ha un filesystem di circa 100 MB, e l'immagine ISO per l'installazione occupa circa 30 MB.
Queste caratteristiche lo rendono utilizzabile per hardware datato, oppure come LiveCD di backup.
Infatti, Slitaz si presenta come un ambiente minimale, ma completo.
Durante il boot, il sistema operativo viene decompresso in RAM, occupando circa 80 MiB, e da quel momento viene eseguito completamente in essa. Questa soluzione, adottata anche da altre distribuzioni minimali come Damn Small Linux o Puppy Linux, permette di ottenere un sistema reattivo anche su hardware obsoleto e poco prestazionale. Slitaz dispone inoltre di un'apposita opzione di boot (slitaz-loram) che gli permette di avviarsi anche con computer con appena 64 MiB di RAM.
4.- Duplicazione a caldo di un sistema Linux: duplicare l'hard disk di un PC o un server.
Non so se sia molto frequente, ma penso che almeno una volta nella vita lavorativa di ogni sistemista, sia capitato di dover duplicare l'hard disk di un PC o un server.
Tale necessità può nascere, per esempio, dal bisogno di creare un backup di un sistema prima di aggiornarlo; oppure per avere un clone di un sistema funzionante da tenere come scorta; oppure avere una copia su cui eseguire delle manutenzioni senza interrompere un servizio.
Per far fronte a queste esigenze sono disponibili molti programmi commerciali piú o meno noti, ma anche l'open source offre delle soluzioni in tale senso: dallo spartano comando dd a distribuzioni 'live' dedicate a questo scopo. Nessuno di questi strumenti sembra, a quanto mi è dato di sapere, essere pensato per eseguire la duplicazione "a caldo" di un sistema mentre sta funzionando. Quest'ultimo è proprio il caso che mi è capitato: la necessità era quella di aumentare lo spazio disco di un server FTP pubblico. Quindi si trattava di sostituire il disco esistente, possibilmente senza reinstallare completamente il sistema, preservando le varie configurazioni, compresi gli utenti e le password.
5.- Bellissimi sfondi di altissima qualità per Ubuntu.
A spasso per il web ho trovato (usando Altavista e non Google, a proposito lo trovo molto meno "manipolato" a Altavista, non mi piace proprio la piega che sta prendendo il motore di ricerca di Mountain View, sempre trovi in primo piano le cose che a loro interessa mostrare) questi bellissimi sfondi di altissima qualità per Ubuntu.
Per continuare con il commento anteriore il sito da dove ho presso questi sfondi è un sito lituano, specificamente Ubuntu Lituania. Non lo trovi mica facilmente usando Google. In Altavista lo trovi subido ai primi posti come deve essere. Negli altri caso sono reperibili sono le librerie, cioè il file Index of.....
Fatevi una ragione. PPeccato perchè graficamente sono molto belli e chi si è preso la briga di lavorare gratuitamente e bene come tanti per Ubuntu si merita almeno di essere (ri)conosciuto.
6.- YUMI: creare un'unità USB multiboot con i tool migliori.
Avere a disposizione un supporto di memorizzazione USB avviabile che includa tutti i principali strumenti software per la diagnosi dei problemi e la risoluzione degli stessi si rivela, sempre più spesso, di grande comodità.
YUMI può essere impiegato per predisporre un'unità USB (vanno benissimo le comuni "chiavette") per il multiboot ossia l'avvio multiplo di più piattaforme, anche completamente differenti tra loro. Il software, attraverso una semplice procedura guidata, prende per mano l'utente indicando, dapprima, l'elenco dei programmi direttamente supportati quindi facendosi carico della configurazione dell'unità. L'avvio dei vari strumenti memorizzati nel supporto USB diventa possibile grazie all'impiego di uno speciale boot loader, un programma che si occupa di caricare il kernel del sistema operativo (ad esempio quello di una distribuzione Linux o di un insieme di tool basati sulla piattaforma del "pinguino") consentendone l'avvio.
7.- Top Ten degli articoli più letti del mese: Aprile 2013.
Software Libero e scacchi; una panoramica dei diversi tipi di software libero a disposizione per gli appassionati degli scacchi.
I programmi per giocare a scacchi hanno fatto progressi incredibili nell'ultimo decennio, e questo è dovuto solo in parte all'aumento delle prestazioni fornite dall'hardware. Sono state sviluppate anche nuove euristiche e raffinati algoritmi vecchi, grazie alla collaborazione stretta tra programmatori e Maestri. Il fatto è che i più forti giocatori al mondo oggigiorno sono macchine, e questo vale non solo per l'hardware specializzato (si ricordi la sfida Kasparov-Deep Blue che segnò la prima sconfitta di un campione mondiale da parte di un computer, New York, 1997, http://scacchi.qnet.it/manuale/comp02.htm, http://www.research.ibm.com/deepblue/home/html/b.html); attualmente i programmi per PC raggiungono il livello di un Maestro Internazionale (2400 Elo), forza che si eleva notevolmente se viene usato hardware dedicato o macchine a 64 bit.
8.- Guida all'installazione di Gentoo: scelta della modalità di installazione.
Richieste Hardware.
Introduzione.
Prima ancora di cominciare vengono elencate le richieste hardware necessarie per installare Gentoo sulla propria macchina.
Requisiti Hardware
CD Minimale
LiveCD
CPU
i486 o successivo
i686 o successivo
Memoria
256 MB
512 MB
Spazio su disco
2.5 GB (escluso lo swap)
Spazio per lo swap
Almeno 256 MB
9.- Guida all'installazione di Gentoo: introduzione.
Innanzitutto un caldo benvenuto a Gentoo. Si sta per entrare nel mondo delle possibilità e delle prestazioni. Tutto Gentoo gira intorno alle possibilità.
Durante l'installazione di Gentoo questo concetto viene chiarito più volte; è possibile scegliere quanto si voglia compilare autonomamente, come installare Gentoo, che logger di sistema utilizzare, e molto altro.
Gentoo è una veloce e moderna metadistribuzione con una architettura semplice e flessibile. Gentoo è stata costruita con software libero e non nasconde agli utenti i meccanismi che ne stanno alla base. Portage, il sistema di gestione dei pacchetti utilizzato da Gentoo, è scritto in Python: è semplice quindi esaminare e modificare il sorgente. Il sistema di pacchetti di Gentoo è basato sui sorgenti, sebbene sia anche compreso il supporto per precompilati, e la configurazione di Gentoo avviene tramite semplici file di testo. In altre parole è tutto alla luce del sole.
10.- Linux per vecchi computer.
Con il progresso tecnologico che procede senza arrestarsi, le potenzialità offerte dai computer aumentano costantemente.
Nonostante ciò sono ancora molto diffusi computer datati, forniti magari di pochi MB di memoria RAM, dischi fissi che non superano i 10 GB, e processori che non offrono le stesse potenzialità dei modelli più recenti.
In questo articolo vedremo quali sono alcune delle più complete soluzioni per mettere a punto un computer funzionale utilizzando hardware vecchio anche di diversi anni, sfruttando le poche risorse a disposizione.
La prima distribuzione GNU/Linux che trattiamo è Absolute Linux: si tratta di una distro derivata dalla celeberrima Slackware, destinata a processori i686 e simili, ed orientata ad un utilizzo nel settore desktop. È piuttosto leggera, ed offre un ottimo livello di compatibilità con la distribuzione da cui deriva: in questo modo è possibile utilizzare pacchetti per Slackware anche con Absolute Linux. Nonostante sia molto leggera e funzionale, presenta tutte le caratteristiche più importanti delle altre principali distro Linux, motivo per cui rappresenta una valida soluzione anche con macchine più recenti. L'elenco dei pacchetti inclusi, infatti, risulta piuttosto corposo, e questi ultimi sono costantemente aggiornati dal team di sviluppo di Absolute Linux.
Questa guida contiene tre diverse soluzioni per ripristinare GRUB a causa di:
- Sistemi in dual-boot in cui Windows è stato installato dopo Ubuntu.
- Problemi di Windows che hanno obbligato a una sua reinstallazione.
- Tecniche di recupero di Windows che comportino il "ripristino" del MBR.
- Errori nell'installazione di GRUB.
Primo metodo
Il primo metodo è una procedura molto semplice e prevede l'utilizzo del terminale. Questa procedura dovrebbe funzionare a patto che la struttura delle partizioni del disco contenente GRUB non sia stata modificata tramite programmi come gparted, Norton Partition Magic: in tal caso è necessario controllare il file /etc/fstab.
2.- Top Ten degli articoli più letti del mese: Marzo 2013.
Arch Linux è una distribuzione creata da Judd Vinet, che supportò il progetto fino al 1 ottobre 2007, secondo la filosofia KISS (Keep It Simple, Stupid). Inizialmente ispirata a CRUX, Arch Linux è leggera, veloce, estremamente scalabile e adattabile alle proprie esigenze.
Proprio per la sua filosofia minimalista, non incorpora nessuno strumento di configurazione automatica; per questo non è indicata per i nuovi utenti di Linux, o coloro che non adorano avere a che fare con la shell di comando.
Tra i suoi obiettivi c'è la leggerezza, e per questo motivo sono state eliminate alcune porzioni di sistema come /usr/doc e le pagine info, considerate inutili, dato che le stesse informazioni possono essere ottenute sulla rete.
Arch Linux offre un package manager molto semplice, ma estremamente comodo. I pacchetti binari (disponibili ufficialmente per architetture i686 e x86-64) sono gestiti grazie a pacman (sigla per PACkage MANager), che lavora sia scaricando le ultime versioni dai server, sia come tool di rimozione, aggiornamento ecc.. Per chi dovesse conoscere Debian, pacman riassume le principali funzionalità di dpkg e apt-get.
3.- SliTaz un desktop completo stipato in soli 30 mega.
SliTaz GNU/Linux è una distribuzione Linux. Il progetto è stato iniziato nel 2006 da Christophe Lincoln. Questo sistema operativo ha un filesystem di circa 100 MB, e l'immagine ISO per l'installazione occupa circa 30 MB.
Queste caratteristiche lo rendono utilizzabile per hardware datato, oppure come LiveCD di backup.
Infatti, Slitaz si presenta come un ambiente minimale, ma completo.
Durante il boot, il sistema operativo viene decompresso in RAM, occupando circa 80 MiB, e da quel momento viene eseguito completamente in essa. Questa soluzione, adottata anche da altre distribuzioni minimali come Damn Small Linux o Puppy Linux, permette di ottenere un sistema reattivo anche su hardware obsoleto e poco prestazionale. Slitaz dispone inoltre di un'apposita opzione di boot (slitaz-loram) che gli permette di avviarsi anche con computer con appena 64 MiB di RAM.
4.- Duplicazione a caldo di un sistema Linux: duplicare l'hard disk di un PC o un server.
Non so se sia molto frequente, ma penso che almeno una volta nella vita lavorativa di ogni sistemista, sia capitato di dover duplicare l'hard disk di un PC o un server.
Tale necessità può nascere, per esempio, dal bisogno di creare un backup di un sistema prima di aggiornarlo; oppure per avere un clone di un sistema funzionante da tenere come scorta; oppure avere una copia su cui eseguire delle manutenzioni senza interrompere un servizio.
Per far fronte a queste esigenze sono disponibili molti programmi commerciali piú o meno noti, ma anche l'open source offre delle soluzioni in tale senso: dallo spartano comando dd a distribuzioni 'live' dedicate a questo scopo. Nessuno di questi strumenti sembra, a quanto mi è dato di sapere, essere pensato per eseguire la duplicazione "a caldo" di un sistema mentre sta funzionando. Quest'ultimo è proprio il caso che mi è capitato: la necessità era quella di aumentare lo spazio disco di un server FTP pubblico. Quindi si trattava di sostituire il disco esistente, possibilmente senza reinstallare completamente il sistema, preservando le varie configurazioni, compresi gli utenti e le password.
5.- Bellissimi sfondi di altissima qualità per Ubuntu.
A spasso per il web ho trovato (usando Altavista e non Google, a proposito lo trovo molto meno "manipolato" a Altavista, non mi piace proprio la piega che sta prendendo il motore di ricerca di Mountain View, sempre trovi in primo piano le cose che a loro interessa mostrare) questi bellissimi sfondi di altissima qualità per Ubuntu.
Per continuare con il commento anteriore il sito da dove ho presso questi sfondi è un sito lituano, specificamente Ubuntu Lituania. Non lo trovi mica facilmente usando Google. In Altavista lo trovi subido ai primi posti come deve essere. Negli altri caso sono reperibili sono le librerie, cioè il file Index of.....
Fatevi una ragione. PPeccato perchè graficamente sono molto belli e chi si è preso la briga di lavorare gratuitamente e bene come tanti per Ubuntu si merita almeno di essere (ri)conosciuto.
6.- YUMI: creare un'unità USB multiboot con i tool migliori.
Avere a disposizione un supporto di memorizzazione USB avviabile che includa tutti i principali strumenti software per la diagnosi dei problemi e la risoluzione degli stessi si rivela, sempre più spesso, di grande comodità.
YUMI può essere impiegato per predisporre un'unità USB (vanno benissimo le comuni "chiavette") per il multiboot ossia l'avvio multiplo di più piattaforme, anche completamente differenti tra loro. Il software, attraverso una semplice procedura guidata, prende per mano l'utente indicando, dapprima, l'elenco dei programmi direttamente supportati quindi facendosi carico della configurazione dell'unità. L'avvio dei vari strumenti memorizzati nel supporto USB diventa possibile grazie all'impiego di uno speciale boot loader, un programma che si occupa di caricare il kernel del sistema operativo (ad esempio quello di una distribuzione Linux o di un insieme di tool basati sulla piattaforma del "pinguino") consentendone l'avvio.
7.- Top Ten degli articoli più letti del mese: Aprile 2013.
Software Libero e scacchi; una panoramica dei diversi tipi di software libero a disposizione per gli appassionati degli scacchi.
I programmi per giocare a scacchi hanno fatto progressi incredibili nell'ultimo decennio, e questo è dovuto solo in parte all'aumento delle prestazioni fornite dall'hardware. Sono state sviluppate anche nuove euristiche e raffinati algoritmi vecchi, grazie alla collaborazione stretta tra programmatori e Maestri. Il fatto è che i più forti giocatori al mondo oggigiorno sono macchine, e questo vale non solo per l'hardware specializzato (si ricordi la sfida Kasparov-Deep Blue che segnò la prima sconfitta di un campione mondiale da parte di un computer, New York, 1997, http://scacchi.qnet.it/manuale/comp02.htm, http://www.research.ibm.com/deepblue/home/html/b.html); attualmente i programmi per PC raggiungono il livello di un Maestro Internazionale (2400 Elo), forza che si eleva notevolmente se viene usato hardware dedicato o macchine a 64 bit.
8.- Guida all'installazione di Gentoo: scelta della modalità di installazione.
Richieste Hardware.
Introduzione.
Prima ancora di cominciare vengono elencate le richieste hardware necessarie per installare Gentoo sulla propria macchina.
Requisiti Hardware
CD Minimale
LiveCD
CPU
i486 o successivo
i686 o successivo
Memoria
256 MB
512 MB
Spazio su disco
2.5 GB (escluso lo swap)
Spazio per lo swap
Almeno 256 MB
9.- Guida all'installazione di Gentoo: introduzione.
Innanzitutto un caldo benvenuto a Gentoo. Si sta per entrare nel mondo delle possibilità e delle prestazioni. Tutto Gentoo gira intorno alle possibilità.
Durante l'installazione di Gentoo questo concetto viene chiarito più volte; è possibile scegliere quanto si voglia compilare autonomamente, come installare Gentoo, che logger di sistema utilizzare, e molto altro.
Gentoo è una veloce e moderna metadistribuzione con una architettura semplice e flessibile. Gentoo è stata costruita con software libero e non nasconde agli utenti i meccanismi che ne stanno alla base. Portage, il sistema di gestione dei pacchetti utilizzato da Gentoo, è scritto in Python: è semplice quindi esaminare e modificare il sorgente. Il sistema di pacchetti di Gentoo è basato sui sorgenti, sebbene sia anche compreso il supporto per precompilati, e la configurazione di Gentoo avviene tramite semplici file di testo. In altre parole è tutto alla luce del sole.
10.- Linux per vecchi computer.
Con il progresso tecnologico che procede senza arrestarsi, le potenzialità offerte dai computer aumentano costantemente.
Nonostante ciò sono ancora molto diffusi computer datati, forniti magari di pochi MB di memoria RAM, dischi fissi che non superano i 10 GB, e processori che non offrono le stesse potenzialità dei modelli più recenti.
In questo articolo vedremo quali sono alcune delle più complete soluzioni per mettere a punto un computer funzionale utilizzando hardware vecchio anche di diversi anni, sfruttando le poche risorse a disposizione.
La prima distribuzione GNU/Linux che trattiamo è Absolute Linux: si tratta di una distro derivata dalla celeberrima Slackware, destinata a processori i686 e simili, ed orientata ad un utilizzo nel settore desktop. È piuttosto leggera, ed offre un ottimo livello di compatibilità con la distribuzione da cui deriva: in questo modo è possibile utilizzare pacchetti per Slackware anche con Absolute Linux. Nonostante sia molto leggera e funzionale, presenta tutte le caratteristiche più importanti delle altre principali distro Linux, motivo per cui rappresenta una valida soluzione anche con macchine più recenti. L'elenco dei pacchetti inclusi, infatti, risulta piuttosto corposo, e questi ultimi sono costantemente aggiornati dal team di sviluppo di Absolute Linux.
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