Arch Linux è una distribuzione creata da Judd Vinet, che supportò il progetto fino al 1 ottobre 2007, secondo la filosofia KISS (Keep It Simple, Stupid).
Inizialmente ispirata a CRUX, Arch Linux è leggera, veloce, estremamente scalabile e adattabile alle proprie esigenze.
Proprio per la sua filosofia minimalista, non incorpora nessuno strumento di configurazione automatica; per questo non è indicata per i nuovi utenti di Linux, o coloro che non adorano avere a che fare con la shell di comando.
Tra i suoi obiettivi c'è la leggerezza, e per questo motivo sono state eliminate alcune porzioni di sistema come /usr/doc e le pagine info, considerate inutili, dato che le stesse informazioni possono essere ottenute sulla rete.
Aggiornamenti: (via Distrowatch)
Ultime versioni rilasciate:
• 2011-01-28: Distribution Release: ArchBang Linux 2011.01
• 2010-10-07: Distribution Release: ArchBang Linux 2010.10
• 2010-09-23: Distribution Release: ArchBang Linux 2010.09
Sistema di gestione dei pacchetti
Arch Linux offre un package manager molto semplice, ma estremamente comodo. I pacchetti binari (disponibili ufficialmente per architetture i686 e x86-64) sono gestiti grazie a pacman (sigla per PACkage MANager), che lavora sia scaricando le ultime versioni dai server, sia come tool di rimozione, aggiornamento ecc.. Per chi dovesse conoscere Debian, pacman riassume le principali funzionalità di dpkg e apt-get.
In più, Arch Linux è dotata di un sistema di ports sullo stile BSD, chiamato ABS (Arch Linux Build System). Creare un pacchetto con ABS è piuttosto semplice: è sufficiente creare un file (il PKGBUILD) che contiene le istruzioni necessarie per scaricare i sorgenti e compilarli con un solo comando, makepkg.
Questo permette a chiunque di pacchettizzare un software non ancora disponibile ufficialmente e di avere così le comodità del package manager e del software "su misura". I PKGBUILD hanno una struttura pulita e lineare, in linea con la filosofia della distribuzione e ben lontani dalla complessità dei corrispettivi di Gentoo o Debian, ad esempio. In questo senso, è possibile per qualsiasi utente aggiungere al proprio sistema il software che desidera, dato che le uniche conoscenze richieste sono i rudimenti dello shell scripting.
AUR
L'Arch User Repository è una peculiarità che distingue Arch dalle altre distribuzioni. Si tratta di repository di pacchetti a cui tutti possono contribuire, anche se non sono sviluppatori o Trusted User.
Se un determinato pacchetto non è presente nei repository ufficiali (cosa che accade piuttosto frequentemente data la giovane età della distribuzione e l'esiguità degli sviluppatori), chi ne avesse bisogno può scrivere il PKGBUILD e aggiungerlo all'AUR: in questo modo tutti gli utenti contribuiscono allo sviluppo del parco software della distribuzione. Per questioni di sicurezza, ovviamente, non è possibile inviare pacchetti binari, ma grazie alla semplicità di ABS è possibile creare un pacchetto con un solo comando.
Esistono diversi sistemi automatici di creazione pacchetti a partire dall'AUR. I più conosciuti sono aurbuild e qpkg, che si occupano di scaricare gli archivi contenenti i PKGBUILD e gli altri file necessari e di compilare i sorgenti per ottenere un pacchetto regolare. Inoltre, gestiscono un database locale dei pacchetti installati dall'AUR in modo da poter verificare la presenza di eventuali aggiornamenti e gestirli quasi con la stessa semplicità di pacman.
I Trusted User svolgono un ruolo particolare in AUR: essi infatti sono gli unici a poter inviare pacchetti precompilati, e si occupano inoltre di verificare, ogniqualvolta un PKGBUILD viene aggiunto o modificato, che gli script presenti non siano potenzialmente dannosi per l'utente finale. I pacchetti marcati come sicuri sono distinguibili in AUR perché scritti in verde. In ogni caso, vista la semplicità della struttura dei PKGBUILD, anche chi compila un pacchetto può nella maggior parte dei casi rendersi conto della bontà dell'autore in pochi secondi. I pacchetti inviati dai TU sono aggiunti al repository community.
In data 10 ottobre 2008, sono presenti in AUR 9505 pacchetti, più 1816 disponibili in community, senza contare, quindi, i repository ufficiali.
Arch Linux è distribuita in diversi rami:
* core, il ramo che contiene i pacchetti essenziali del sistema operativo
* extra, il ramo del software aggiuntivo
* testing, il ramo che contiene i pacchetti di cui ancora si sta testando la stabilità
* community il ramo che contiene i pacchetti del repository comunitario di AUR (vedere sotto)
A fine luglio del 2008 è stato dismesso il repository Unstable.
Un tempo erano disponibili repository aggiuntivi detti TUR (Trusted User Repository), che contenevano altro software pacchettizzato da utenti che si erano distinti per il loro impegno nello sviluppo della distro. In particolare, per aprire un TUR era necessario, oltre ad una buona fama come pacchettizzatore, essere sponsorizzati da almeno altri due Trusted Users.
I TUR furono poi sostituiti dall'AUR, che concentra le forze di tutti i pacchettizzatori in un'unica risorsa, ma sono ancora presenti molti repository binari non ufficiali, utilizzati prevalentemente per raggruppare pacchetti correlati tra loro, solitamente in via di sviluppo. Tra i più conosciuti ci sono ad esempio la versione più recente di Enlightenment, un popolare ambiente grafico, o pacchetti costantemente aggiornati di Compiz Fusion.
Arch Build System
Come già accennato, mentre pacman si occupa della gestione dei pacchetti precompilati (binari) della distribuzione, ad abs è demandata la gestione dei sorgenti. Tramite abs, l'utente è in grado di:
* creare pacchetti personalizzati a partire dal codice sorgente
* ricompilare i pacchetti di Arch con le proprie personalizzazioni
Il tutto si limita a digitare (previa installazione di cvsup ) il comando abs. In questo modo all'interno di /var/abs si creerà sul proprio pc una immagine locale dell'albero ABS del server principale di Arch, contenente i .PKGBUILD dai quali è possibile compilare i pachetti. In abs sono disponibili gli alberi core/community/extra, ma non unstable.
Inizialmente ispirata a CRUX, Arch Linux è leggera, veloce, estremamente scalabile e adattabile alle proprie esigenze.
Proprio per la sua filosofia minimalista, non incorpora nessuno strumento di configurazione automatica; per questo non è indicata per i nuovi utenti di Linux, o coloro che non adorano avere a che fare con la shell di comando.
Tra i suoi obiettivi c'è la leggerezza, e per questo motivo sono state eliminate alcune porzioni di sistema come /usr/doc e le pagine info, considerate inutili, dato che le stesse informazioni possono essere ottenute sulla rete.
Aggiornamenti: (via Distrowatch)
Willensky Aristide has announced the release of ArchBang Linux 2011.01, a lightweight distribution showcasing the Openbox window manager, based on Arch Linux. Some of the features of this release include: "Lighter than before; new look; login as root works after installation; still a text-based installer but fully functional; documentation included; source files available in the download section; coming with X.Org video drivers for maximum compatibility; we are taking advantage of Openbox's tiling window functions. Once you have installed ArchBang, if you want Thunar to detect all your partitions, install gvfs by typing in the terminal 'packer -S gvfs'."
Here is the brief release announcement with a screenshot of the default desktop.
Download (MD5) the live CD images from here: ArchBang_Symbiosis-2011.01.24-i686.iso (490MB), ArchBang_Symbiosis-2011.01.24-x86_64.iso (536MB).
Ultime versioni rilasciate:
• 2011-01-28: Distribution Release: ArchBang Linux 2011.01
• 2010-10-07: Distribution Release: ArchBang Linux 2010.10
• 2010-09-23: Distribution Release: ArchBang Linux 2010.09
Sistema di gestione dei pacchetti
Arch Linux offre un package manager molto semplice, ma estremamente comodo. I pacchetti binari (disponibili ufficialmente per architetture i686 e x86-64) sono gestiti grazie a pacman (sigla per PACkage MANager), che lavora sia scaricando le ultime versioni dai server, sia come tool di rimozione, aggiornamento ecc.. Per chi dovesse conoscere Debian, pacman riassume le principali funzionalità di dpkg e apt-get.
In più, Arch Linux è dotata di un sistema di ports sullo stile BSD, chiamato ABS (Arch Linux Build System). Creare un pacchetto con ABS è piuttosto semplice: è sufficiente creare un file (il PKGBUILD) che contiene le istruzioni necessarie per scaricare i sorgenti e compilarli con un solo comando, makepkg.
Questo permette a chiunque di pacchettizzare un software non ancora disponibile ufficialmente e di avere così le comodità del package manager e del software "su misura". I PKGBUILD hanno una struttura pulita e lineare, in linea con la filosofia della distribuzione e ben lontani dalla complessità dei corrispettivi di Gentoo o Debian, ad esempio. In questo senso, è possibile per qualsiasi utente aggiungere al proprio sistema il software che desidera, dato che le uniche conoscenze richieste sono i rudimenti dello shell scripting.
AUR
L'Arch User Repository è una peculiarità che distingue Arch dalle altre distribuzioni. Si tratta di repository di pacchetti a cui tutti possono contribuire, anche se non sono sviluppatori o Trusted User.
Se un determinato pacchetto non è presente nei repository ufficiali (cosa che accade piuttosto frequentemente data la giovane età della distribuzione e l'esiguità degli sviluppatori), chi ne avesse bisogno può scrivere il PKGBUILD e aggiungerlo all'AUR: in questo modo tutti gli utenti contribuiscono allo sviluppo del parco software della distribuzione. Per questioni di sicurezza, ovviamente, non è possibile inviare pacchetti binari, ma grazie alla semplicità di ABS è possibile creare un pacchetto con un solo comando.
Esistono diversi sistemi automatici di creazione pacchetti a partire dall'AUR. I più conosciuti sono aurbuild e qpkg, che si occupano di scaricare gli archivi contenenti i PKGBUILD e gli altri file necessari e di compilare i sorgenti per ottenere un pacchetto regolare. Inoltre, gestiscono un database locale dei pacchetti installati dall'AUR in modo da poter verificare la presenza di eventuali aggiornamenti e gestirli quasi con la stessa semplicità di pacman.
I Trusted User svolgono un ruolo particolare in AUR: essi infatti sono gli unici a poter inviare pacchetti precompilati, e si occupano inoltre di verificare, ogniqualvolta un PKGBUILD viene aggiunto o modificato, che gli script presenti non siano potenzialmente dannosi per l'utente finale. I pacchetti marcati come sicuri sono distinguibili in AUR perché scritti in verde. In ogni caso, vista la semplicità della struttura dei PKGBUILD, anche chi compila un pacchetto può nella maggior parte dei casi rendersi conto della bontà dell'autore in pochi secondi. I pacchetti inviati dai TU sono aggiunti al repository community.
In data 10 ottobre 2008, sono presenti in AUR 9505 pacchetti, più 1816 disponibili in community, senza contare, quindi, i repository ufficiali.
Arch Linux è distribuita in diversi rami:
* core, il ramo che contiene i pacchetti essenziali del sistema operativo
* extra, il ramo del software aggiuntivo
* testing, il ramo che contiene i pacchetti di cui ancora si sta testando la stabilità
* community il ramo che contiene i pacchetti del repository comunitario di AUR (vedere sotto)
A fine luglio del 2008 è stato dismesso il repository Unstable.
Un tempo erano disponibili repository aggiuntivi detti TUR (Trusted User Repository), che contenevano altro software pacchettizzato da utenti che si erano distinti per il loro impegno nello sviluppo della distro. In particolare, per aprire un TUR era necessario, oltre ad una buona fama come pacchettizzatore, essere sponsorizzati da almeno altri due Trusted Users.
I TUR furono poi sostituiti dall'AUR, che concentra le forze di tutti i pacchettizzatori in un'unica risorsa, ma sono ancora presenti molti repository binari non ufficiali, utilizzati prevalentemente per raggruppare pacchetti correlati tra loro, solitamente in via di sviluppo. Tra i più conosciuti ci sono ad esempio la versione più recente di Enlightenment, un popolare ambiente grafico, o pacchetti costantemente aggiornati di Compiz Fusion.
Arch Build System
Come già accennato, mentre pacman si occupa della gestione dei pacchetti precompilati (binari) della distribuzione, ad abs è demandata la gestione dei sorgenti. Tramite abs, l'utente è in grado di:
* creare pacchetti personalizzati a partire dal codice sorgente
* ricompilare i pacchetti di Arch con le proprie personalizzazioni
Il tutto si limita a digitare (previa installazione di cvsup ) il comando abs. In questo modo all'interno di /var/abs si creerà sul proprio pc una immagine locale dell'albero ABS del server principale di Arch, contenente i .PKGBUILD dai quali è possibile compilare i pachetti. In abs sono disponibili gli alberi core/community/extra, ma non unstable.
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