Rilasciato il liveDVD speciale di Gentoo per celebrare il decimo anniversario della distribuzione.
La nuova live porta con sè numerose novità tra cui:
- Le ultime versioni dei piu popolari desktop environments (KDE 4.3.1, GNOME 2.26.3, Xfce 4.6.1 per nominarne alcuni);
- Le versioni piu aggiornate per il kernel (2.6.30), GCC (4.3.2) e GLibc (2.9);
- Le ultime versioni degli applicativi per web browsing, mulimedia e per comunicare
La live di Gentoo 10.0 è distribuita in due versioni: una ibrida x86-x86_64 e una esclusivamente x86_64. E’ disponibile infine una FAQ per auitare nel caso emergano problemi nell’installazione. Ultimeriori informazioni sono reperibili nel thread ufficiale dell’annuncio.
Guida rapida all'installazione di Gentoo Linux x86
Screenshots di Gentoo in questa pagina.
1. Introduzione
Questa guida contiene tutti i comandi necessari per completare un'installazione di Gentoo a partire dallo stage3. Per scaricare lo stage3 e gli snapshot di Portage è necessaria una connessione ad Internet.
I nuovi utenti dovrebbero seguire il Manuale in quanto dà una panoramica migliore riguardo al processo d'installazione.
È stato stampato il tempo di esecuzione dopo tutti i comandi che richiedano più di qualche secondo per essere eseguiti. I comandi sono stati cronometrati su un PC con un AMD 2000 (1.66 GHz), 512 MB di RAM e due hard disk SATA collegati a un controller hardware.
Codice 1.1: Specifiche del computer di test
(Le specifiche e i tempi che seguono dovrebbero essere di aiuto per
fare una stima di massima del tempo necessario per effettuare
un'installazione)
# grep bogo /proc/cpuinfo
bogomips : 3337.81
# hdparm -tT /dev/sda
/dev/sda:
Timing cached reads: 1100 MB in 2.00 seconds = 549.97 MB/sec
Timing buffered disk reads: 224 MB in 3.01 seconds = 74.36 MB/sec
# grep MemTotal /proc/meminfo
MemTotal: 509248 kB
2. Guida rapida per l'installazione
Scaricare il CD da uno dei mirror. È possibile trovare le ISO del minimal CD in releases/x86/current-iso/. Il minimal CD è utilizzabile solamente per installazioni via Internet. Questa guida userà il CD minimal.
Masterizzare il CD ed effettuare il boot.
Premere F2 alla schermata di avvio per visualizzare le opzioni disponibili. Si può scegliere fra gentoo or gentoo-nofb, quest'ultimo disabilita il framebuffer. Se si è avviato dal LiveCD, va utilizzata l'opzione nox per impedire l'avvio dell'ambiente grafico X. Diverse opzioni permettono di abilitare o disabilitare alcune funzionalità. Se tutto procede correttamente, il proprio hardware verrà rilevato e verranno caricati tutti i moduli necessari. Se il kernel non si avvia correttamente o il computer si blocca durante la procedura di avvio, potrebbe essere necessario provare con opzioni differenti. Il modo più sicuro è probabilmente quello di usare l'opzione nodetect e caricare esplicitamente i moduli necessari.
Avvio dal minimal CD
Gentoo Linux Installation LiveCD http://www.gentoo.org
Enter to Boot; F1 for kernels F2 for options.
boot: gentoo-nofb
(oppure in caso di problemi)
boot: gentoo-nofb nodetect
Opzionale: caricamento dei moduli
Si si è utilizzato l'opzione nodetect, caricare i moduli necessari una volta avviato. Bisogna abilitare il supporto di rete e avere accesso ai dischi. Il comando lspci può aiutare a identificare il proprio hardware.
Caricare i moduli necessari
livecd root # lspci
(utilizzare l'output di lspci per identificare i moduli necessari)
(L'esempio seguente va adattato al proprio hardware)
livecd root # modprobe 3w-9xxx
livecd root # modprobe r8169
Se la rete non è ancora funzionante, si può usare il comando net-setup per configurare la rete. Potrebbe essere necessario usare modprobe per caricare il supporto per la propria scheda di rete prima di procedere alla configurazione. Se si utilizza un collegamento ADSL, si potrà utilizzare pppoe-setup e pppoe-start. Per il supporto a PPTP, modificare /etc/ppp/chap-secrets e /etc/ppp/options.pptp quindi utilizzare pptp .
Per un collegamento wireless, utilizzare iwconfig per impostare i parametri del collegamento, quindi, utilizzare ancora net-setup oppure ifconfig, dhcpcd e/o route manualmente.
Se ci si trova dietro ad un proxy, bisogna impostare il sistema utilizzando export http_proxy, ftp_proxy e RSYNC_PROXY.
Configurazione guidata della rete
livecd root # net-setup eth0
In alternativa si può avviare la rete manualmente. Gli esempi seguenti assegnano l'indirizzo IP 192.168.1.10 al PC e definiscono 192.168.1.1 come router e name server (DNS).
Configurazione manuale della rete
livecd root # ifconfig eth0 192.168.1.10/24
livecd root # route add default gw 192.168.1.1
livecd root # echo nameserver 192.168.1.1 > /etc/resolv.conf
Il CD di installazione permette di far partire un server sshd, aggiungere ulteriori utenti, eseguire irssi (un client per chat a riga di comando) e di navigare usando links.
Opzionale: connettersi al nuovo sistema tramite ssh
La funzionalità più interessante è sicuramente sshd. È possibile avviarlo, connettersi da un'altra postazione e fare copia incolla dei comandi da questa guida.
Avvio di sshd
livecd root # time /etc/init.d/sshd start
* Generating hostkey ...
(sshd genera la chiave e mostra informazioni aggiuntive)
* starting sshd ... [ok]
real 0m13.688s
user 0m9.420s
sys 0m0.090s
A questo punto cambiare la password di root (amministratore) sulla macchina si cui è in esecuzione il LiveCD in modo che da permettere la connessione da un altro computer. Prestare attenzione al fatto che consentire a root di connettersi tramite ssh non è consigliabile in circostanze normali. Se la propria rete locale non è fidata, usare una password lunga e complicata, sarà necessario usarla una volta sola in quanto sparirà al riavvio del sistem
Cambiare la password di root
livecd root # passwd
New UNIX password: inserire_la_password
Retype new UNIX password: inserire_la_password
passwd: password updated successfully
Ora sarà possibile far partire un terminale su un altro PC e connettersi al nuovo sistema, tenendo la guida in un altra finestra e facendo copia e incolla dei comandi.
Connettersi al nuovo sistema da un altro PC
(Va usato l'indirizzo IP del nuovo sistema)
$ ssh
root@192.168.1.10Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo
The authenticity of host '192.168.1.10 (192.168.1.10)' can't be established.
RSA key fingerprint is 96:e7:2d:12:ac:9c:b0:94:90:9f:40:89:b0:45:26:8f.
Are you sure you want to continue connecting (yes/no)? yes
Warning: Permanently added '192.168.1.10' (RSA) to the list of known hosts.
Password: inserire_la_password.
Utilizzare fdisk o cfdisk per creare lo schema delle partizioni, si dovrà avere, come minimo, una partizione di swap (tipo 82) ed una partizione Linux (tipo 83). L'esempio seguente crea una partizione di /boot, una di swap ed una partizione principale così come sono usate nel resto del manuale. Sostituire sda con il nome del proprio disco. Molti sistemi ignorano la flag di partizione avviabile, ma alcuni lo richiedono. Impostare questa flag sulla propria partizione di boot tramite il comando a di fdisk.
Creazione delle partizioni
livecd ~ # fdisk /dev/sda
(Il resto della guida usa il seguente schema di partizionamento)
livecd ~ # fdisk -l /dev/sda
Disk /dev/sda: 599.9 GB, 599978409984 bytes
255 heads, 63 sectors/track, 72943 cylinders
Units = cylinders of 16065 * 512 = 8225280 bytes
Device Boot Start End Blocks Id System
/dev/sda1 * 1 12 96358+ 83 Linux
/dev/sda2 13 110 787185 82 Linux swap / Solaris
/dev/sda3 111 72943 585031072+ 83 Linux
Utilizzare mke2fs, mke2fs -j, mkreiserfs, mkfs.xfs, o mkfs.jfs per creare i filesystem sulle partizioni. Inizializzare la partizione di swap utilizzando mkswap e swap
Creazione dei filesystem e attivazione dello swap
(ext2 è più che sufficiente per la partizione di /boot)
livecd ~ # mke2fs /dev/sda1
(Viene usato ext3 sulla partizione principale)
livecd ~ # mke2fs -j /dev/sda3
(Creazione e attivazione dello swap)
livecd ~ # mkswap /dev/sda2 && swapon /dev/sda2
Montare i filesystem appena creati su /mnt/gentoo. Se necessario creare le directory per gli altri mount point (Es. /mnt/gentoo/boot) e montarli.
Montare i filesystem
livecd ~ # mount /dev/sda3 /mnt/gentoo
livecd ~ # mkdir /mnt/gentoo/boot
livecd ~ # mount /dev/sda1 /mnt/gentoo/boot
livecd ~ # cd /mnt/gentoo
Assicurarsi che la data sia settata correttamente utilizzando date MMGGhhmmAAAA. Utilizzare il tempo UTC (ora di Greenwich, NdT).
Impostare la data e l'ora (UTC)
(controllare l'orologio)
livecd gentoo # date
Mon Mar 6 00:14:13 UTC 2006
(Impostare data e ora correnti, se necessario)
livecd ~ # date 030600162006 (Il formato è MMGGhhmmAAAA)
Mon Mar 6 00:16:00 UTC 2006
Ora scaricare un pacchetto di stage da uno dei mirror.
Scaricare un archivio dello stage3
livecd ~ # cd /mnt/gentoo
livecd gentoo # links http://www.gentoo.org/main/en/mirrors.xml
(Scegliere un mirror, spostarsi nella directory releases/x86/current-stage3/, evidenziare lo stage3 voluto, probabilmente lo stage3 per i686, e premere D per scaricarlo)
(Oppure scaricarlo con wget senza scegliere il mirror più vicino)
livecd ~ # cd /mnt/gentoo
livecd gentoo # wget ftp://distfiles.gentoo.org/pub/gentoo/releases/x86/current-stage3/stage3-i686-*.tar.bz2
Spostarsi su /mnt/gentoo ed estrarre il pacchetto con tar xjpf .
Estrarre l'archivio dello stage3
livecd gentoo # time tar xjpf stage3*
real 1m14.157s
user 1m2.920s
sys 0m7.530s
Installare l'ultimo snapshot del Portage. Procedere come per l'archivio stage3: scegliere un mirror vicino dalla lista, scaricare lo snapshot più recente ed estrarlo.
Scaricare lo snapshot di Portage più recente
livecd gentoo # cd /mnt/gentoo/usr
livecd usr # links http://www.gentoo.org/main/en/mirrors.xml
(Scegliere un mirror, spostarsi nella directory snapshots/, evidenziare portage-latest.tar.bz2 e premere D per scaricarlo)
(Oppure scaricarlo con wget senza scegliere un mirror vicino)
livecd gentoo # cd /mnt/gentoo/usr
livecd usr # wget http://distfiles.gentoo.org/snapshots/portage-latest.tar.bz2
Estrarre lo snapshot di Portage
livecd usr # time tar xjf portage*
real 0m40.523s
user 0m28.280s
sys 0m8.240s
Montare i filesystem /proc e /dev, sovrascrivere il file /etc/resolv.conf, quindi effettuare il chroot nel proprio ambiente Gentoo.
Preparazione e chroot
livecd usr # cd /
livecd / # mount -t proc proc /mnt/gentoo/proc
livecd / # mount -o bind /dev /mnt/gentoo/dev
livecd / # cp -L /etc/resolv.conf /mnt/gentoo/etc/
livecd / # chroot /mnt/gentoo /bin/bash
livecd / # env-update && source /etc/profile
>>> Regenerating /etc/ld.so.cache...
Impostazione del fuso orario (timezone, NdT)
Impostare il fuso orario corretto su uno di quelli elencati in /usr/share/zoneinfo/.
Impostare il fuso orario
livecd / # ls /usr/share/zoneinfo
(Si usa Roma come esempio)
livecd / # cp /usr/share/zoneinfo/Europe/Rome /etc/localtime
livecd / # date
Wed Mar 8 00:46:05 CET 2006
Impostare i nomi dell'host e del dominio
Impostare il nome della postazione (host) in /etc/conf.d/hostname e in /etc/hosts. Nell'esempio seguente, si usa miamacchina come nome della postazione e da.me come nome di dominio. Si possono modificare i file di configurazione con nano o con i seguenti comandi:
Cambiare i nomi dell'host e il nome di dominio
livecd / # cd /etc
livecd etc # echo "127.0.0.1 miamacchina.da.me miamacchina localhost"> hosts
livecd etc # sed -i -e 's/HOSTNAME.*/HOSTNAME="miamacchina"/' conf.d/hostname
(Usare il nome dell'host scelto e controllare)
livecd etc # hostname miamacchina
livecd etc # hostname -f
miamacchina.da.me
Installare i sorgenti del kernel (di solito gentoo-sources), configurarli, compilarli e copiare il file arch/i386/boot/bzImage in /boot.
Installare i sorgenti del kernel, compilarli e installare il kernel
livecd etc # time emerge gentoo-sources
real 2m51.435s
user 0m58.220s
sys 0m29.890s
livecd etc # cd /usr/src/linux
livecd linux # make menuconfig
(Configurare il kernel)
livecd linux # time make -j2
(Il tempo necessario dipende fortemente dalle opzioni scelte)
real 3m51.962s
user 3m27.060s
sys 0m24.310s
livecd linux # make modules_install
livecd linux # cp arch/i386/boot/bzImage /boot/kernel
Modificare il file /etc/fstab e sostituire BOOT, ROOT e SWAP con i nomi reali delle partizioni. E' importante verificare che i filesystem corrispondano alla propria installazione.
fstab di esempio
livecd linux # cd /etc
livecd etc # nano -w fstab
/dev/sda1 /boot ext2 noauto,noatime 1 2
/dev/sda3 / ext3 noatime 0 1
/dev/sda2 none swap sw 0 0
Configurare la rete in /etc/conf.d/net. Aggiungere lo script net.eth0 al run level default (predefinito). Se si dispone di più interfacce di rete, creare dei link simbolici a net.eth0 e aggiungerli al run level default. Modificare il file /etc/conf.d/net con nano o tramite i seguenti comandi:
Configurazione della rete
livecd etc # cd conf.d
livecd conf.d # echo 'config_eth0=( "192.168.1.10/24" )' >> net
livecd conf.d # echo 'routes_eth0=( "default via 192.168.1.1" )' >> net
livecd conf.d # rc-update add net.eth0 default
(Se il driver della scheda di rete è stato compilato come modulo,
aggiungerlo a /etc/modules.autoload.d/kernel-2.6)
livecd conf.d # echo r8169 >> /etc/modules.autoload.d/kernel-2.6
(Se si vuole riconnettersi tramite ssh dopo aver riavviato il nuovo sistema:)
livecd conf.d # rc-update add sshd default
Nota: Emergere pcmciautils se si usano dispositivi PCMCIA.
Impostare la password di root con passwd.
Impostare la password di root
livecd conf.d # passwd
New UNIX password: inserire_la_password
Retype new UNIX password: re_inserire_la_password
passwd: password updated successfully
Modificare il file /etc/conf.d/clock per impostare il fuso orario definito in precedenza.
Modificare /etc/conf.d/clock
livecd conf.d # nano -w /etc/conf.d/clock
TIMEZONE="Europe/Rome"
Controllare la configurazione del sistema in /etc/rc.conf, /etc/conf.d/rc, /etc/conf.d/keymaps, e modificarli in caso di necessità.
Opzionale: modificare alcuni file di configurazione
livecd conf.d # nano -w /etc/rc.conf
livecd conf.d # nano -w /etc/conf.d/rc
livecd conf.d # nano -w /etc/conf.d/keymaps
Installazione degli strumenti di sistema
Installare un logger di sistema (programma che gestisce i messaggi di sistema, NdT) come syslog-ng e un demone di cron (programma che esegue istruzioni pianificate in precedenza, NdT) come vixie-cron, e aggiungerli al run level default.
Nota: I demoni di cron dipendono da un MTA (mail transport agent, programma usato dal sistema per inviare mail, NdT). mail-mta/ssmtp viene proposto da emerge come dipendenza. Se si vuole usare un MTA più evoluto, converrebbe installarlo adesso. Se si è di fretta, lasciare che venga installato ssmtp e rimuoverlo in seguito, dopo aver installato l'MTA preferito.
Installare un logger di sistema e un demone cron
livecd conf.d # time emerge syslog-ng vixie-cron
real 1m52.699s
user 1m1.630s
sys 0m35.220s
livecd conf.d # rc-update add syslog-ng default
livecd conf.d # rc-update add vixie-cron default
Installare gli strumenti di sistema (xfsprogs, reiserfsprogs o jfsutils) e quelli di rete (dhcpcd or ppp), se necessario.
Installare ulteriori strumenti di sistema se richiesto
livecd conf.d # emerge xfsprogs (Se si usa il filesystem XFS)
livecd conf.d # emerge jfsutils (Se si usa il filesystem JFS)
livecd conf.d # emerge reiserfsprogs (Se si usa il filesystem Reiser)
livecd conf.d # emerge dhcpcd (Se si ha bisogno di un client DHCP)
livecd conf.d # emerge ppp (Se si usa una connessione ADSL PPPoE)
Emergere grub e configurarlo.
Emergere grub e modificarne i file di configurazione
livecd conf.d # time emerge grub
real 1m8.634s
user 0m39.460s
sys 0m15.280s
livecd conf.d # nano -w /boot/grub/grub.conf
Esempio di grub.conf
default 0
timeout 10
title Gentoo
root (hd0,0)
kernel /boot/kernel root=/dev/sda3
Codice 2.29: Installare grub
livecd conf.d # grub
Probing devices to guess BIOS drives. This may take a long time.
grub> root (hd0,0)
Filesystem type is ext2fs, partition type 0xfd
grub> setup (hd0)
Checking if "/boot/grub/stage1" exists... yes
Checking if "/boot/grub/stage2" exists... yes
Checking if "/boot/grub/e2fs_stage1_5" exists... yes
Running "embed /boot/grub/e2fs_stage1_5 (hd0)"... 16 sectors are embedded.
succeeded
Running "install /boot/grub/stage1 (hd0) (hd0)1+16 p (hd0,0)/boot/grub/stage2 /boot/
grub/menu.lst"... succeeded
Done.
grub> quit
Uscire dall'ambiente di chroot, smontare tutti i filesystem e riavviare:
Reboot
livecd conf.d # exit
livecd / # umount /mnt/gentoo/dev /mnt/gentoo/proc /mnt/gentoo/boot /mnt/gentoo
livecd / # reboot
(Non dimenticarsi di togliere il CD)
Nota: Il tempo totale trascorso fra la comparsa del prompt di avvio sul minimal CD e la comparsa del prompt di login dopo il riavvio è stato di 00:42:31 sulla macchina di test. Meno di un'ora! Si noti che questo tempo include quello necessario a scaricare i pacchetti dello stage3, dello snapshot Portage e diversi altri pacchetti e il tempo speso per configurare il kernel.
Fare il login come root, quindi aggiungere uno o più utenti per l'uso quotidiano con useradd.
Collegarsi al nuovo sistema da un altro PC
(Ripulire il file known_hosts in quanto il nuovo sistema ha generato una nuova e definitiva hostkey)
$ nano -w ~/.ssh/known_hosts
(Cercare la linea con l'indirizzo IP del nuovo PC, cancellarla, quindi salvare il file e uscire da nano)
(Usare l'indirizzo IP del nuovo sistema)
$ ssh
root@192.168.1.10Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo
The authenticity of host '192.168.1.10 (192.168.1.10)' can't be established.
RSA key fingerprint is 96:e7:2d:12:ac:9c:b0:94:90:9f:40:89:b0:45:26:8f.
Are you sure you want to continue connecting (yes/no)? yes
Warning: Permanently added '192.168.1.10' (RSA) to the list of known hosts.
Password: inserire_la_password
Aggiungere un nuovo utente
miamacchina ~ # adduser -g users -G lp,wheel,audio,cdrom,portage,cron -m giovanni
miamacchina ~ # passwd giovanni
New UNIX password: inserire_la_password_di_giovanni
Retype new UNIX password: reinserire_la_password_di_giovanni
passwd: password updated successfully
Ultimi ritocchi di configurazione
Cominciare scegliendo i mirror più vicini o definendo le variabili SYNC e GENTOO_MIRRORS in /etc/make.conf o usando mirrorselect. A questo punto si può impostare il numero di processi di compilazione contemporanei.
Usare mirrorselect e usare MAKEOPTS
miamacchina ~ # emerge mirrorselect
miamacchina ~ # mirrorselect -i -o >> /etc/make.conf
miamacchina ~ # mirrorselect -i -r -o >> /etc/make.conf
(Solitamente un buon valore è il numero di processori più uno)
miamacchina ~ # echo 'MAKEOPTS="-j2"' >> /etc/make.conf
Ora è opportuno abilitare e/o disabilitare alcune flag USE. Usare emerge -vpe world per avere la lista di tutti i pacchetti installati e le loro USE flag abilitate e/o disabilitate. Modificare /etc/make.conf o usare il seguente comando per definire la variabile USE:
Visualizzare le flag USE in uso e abilitarne o disabilitarne alcune
miamacchina ~ # emerge -vpe world
(Portage mostra i pacchetti e le loro USE flag, come esempio, disabilitiamo ipv6 e fortran, e abilitiamo unicode)
miamacchina ~ # echo 'USE="nptl nptlonly -ipv6 -fortran unicode"' >> /etc/make.conf
Le versioni più recenti di glibc usano /etc/locale.gen per definire le impostazioni dei locale.
Definire i locale
miamacchina ~ # cd /etc
miamacchina etc # nano -w locale.gen
miamacchina etc # locale-gen
Per ultimo, ma non meno importante, si può voler modificare la variabile CFLAGS nel file /etc/make.conf per ottimizzare il codice alle proprie necessità. Notare che l'uso di una lunga lista di opzioni è raramente necessario e può portare a rendere il sistema non funzionante. Si raccomanda di specificare il tipo di processore con l'opzione march e attenersi a -O2 -pipe.
Si potrebbe voler anche provare a usare ~x86. Lo si dovrebbe fare solo se si è in grado di gestire ebuild o pacchetti malfunzionanti. Se si preferisce avere un sistema stabile, non utilizzare la variabile ACCEPT_KEYWORDS. È una buona idea usare anche FEATURES="ccache".
Ultime modifiche a make.conf
miamacchina etc # nano -w make.conf
(Impostare -march corrispondente al proprio processore in CFLAGS)
CFLAGS="-O2 -march=athlon-xp -pipe"
(Aggiungere la linea seguente)
FEATURES="ccache"
(Aggiungere la linea seguente solo se si sa cosa si sta facendo)
ACCEPT_KEYWORDS="~x86"
Si potrebbe voler ricompilare l'intero sistema due volte per implementare completamente gli ultimi cambiamenti alla configurazione. Ciò richiederebbe molto tempo per essere completato e porterebbe vantaggi in velocità minimi. Si raccomanda di lasciare che il sistema si ottimizzi gradualmente man mano che nuove versioni dei pacchetti vengono rilasciati. D'altra parte, la ricompilazione completa aiuta a mantenere la coerenza interna del sistema. Consultare Guida all'aggiornamento di GCC per Gentoo Linux per informazioni sui benefici ottenibili con la ricompilazione completa di system e world.
Ricompilare solo i pacchetti che sono già stati aggiornati dal rilascio o che sono influenzati da nuove flag USE richiederà abbastanza tempo. Si può voler anche rimuovere i pacchetti che bloccano l'aggiornamento. Cercare "[blocks B ]" nell'output emerge -vpuD --newuse world e usare emerge -C per rimuoverli.
Aggiornare i pacchetti
(Installare ccache)
miamacchina etc # emerge ccache
(Notare che il passaggio a ~x86 causa l'aggiornamento di molti pacchetti)
miamacchina etc # emerge -vpuD --newuse world
(Esaminare con cura la lista dei pacchetti e le loro USE flag, rimuovere i pacchetti che ne bloccano altri se ce ne sono, e far partire il lungo processo)
miamacchina etc # time emerge -vuD --newuse world
(Sono stati (ri)compilati 79 pacchetti)
real 180m13.276s
user 121m22.905s
sys 36m31.472s
(Reinstallare libtool per evitare potenziali problemi)
miamacchina etc # emerge --oneshot libtool
(Aggiornare i file di configurazione, assicurandoci di non permettere a dispatch-conf di modificare file di configurazione che si sono modificati)
miamacchina etc # dispatch-conf
(Se si è aggiornato perl, è meglio eseguire perl-cleaner)
miamacchina etc # time perl-cleaner all
real 1m6.495s
user 0m42.699s
sys 0m10.641s
(In caso di aggiornamenti importanti a python, è meglio eseguire python-updater)
miamacchina etc # python-updater
A seconda di cosa si vuole fare con il nuovo sistema Gentoo, probabilmente si vorranno installare applicazioni per un server o per un sistema desktop. A titolo di esempio, i comandi emerge gnome e emerge kde sono stati cronometrati nel sistema ~x86 installati come descritto. Entrambi sono stati installati a partire dallo stesso punto.
Si consiglia di consultare la lista della documentazione per scoprire come installare e configurare le applicazioni di propria scelta.
Importante: Il seguente è solo un esempio. In nessun modo va considerato come una raccomandazione.
Emerge di GNOME
miamacchina etc # emerge -vp gnome
(Esaminare la lista dei pacchetti e le loro flag USE, quindi modificare make.conf se richiesto)
miamacchina etc # nano -w /etc/make.conf
(Sono state definite le flag USE seguenti)
USE="nptl nptlonly -ipv6 -fortran unicode svg hal dbus \
-kde -qt3 -qt4 -arts -eds -esd gnome gstreamer gtk firefox"
miamacchina etc # time emerge gnome
(326 pacchetti sono stati installati)
real 520m44.532s
user 339m21.144s
sys 146m22.337s
Emerge di KDE
miamacchina etc # emerge -vp kde-meta
(Esaminare la lista dei pacchetti e le loro flag USE, quindi modificare make.conf se richiesto)
miamacchina etc # nano -w /etc/make.conf
Sono state definite ls USE flag seguenti)
USE="nptl nptlonly -ipv6 -fortran unicode svg hal dbus \
kde qt3 qt4 -arts -eds -esd -gnome -gstreamer -gtk -firefox"
miamacchina etc # time emerge kde-meta
(391 pacchetti sono stati installati)
real 1171m25.318s
user 851m26.393s
sys 281m45.629s
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